giovedì 6 giugno 2013

Lezione di fine anno scolastico

Oggi ultimi scorci dell’anno scolastico che sta per terminare.
Mi appresto a una delle ultime lezioni, devo terminare il programma con un argomento teorico che ho sacrificato preferendo affrontare esercitazioni in laboratorio durante quasi tutto il secondo quadrimestre.
La classe è di quelle spente, che non ha mai risposto a nessuno dei miei infiniti tentativi di avviare una discussione aperta e sincera e non semplicemente accademica. E quelli nulla, nemmeno una frase di circostanza, figuriamoci rispondere ad una domanda se non in modo meccanico e libresco.
Decido di concludere mettendomi al riparo da una critica possibile, non aver spiegato adeguatamente tutto il programma.
Ma nemmeno riesco ad iniziare il mio proposito, apro una pagina con una gran mappa concettuale.
Li provoco, non vi spiegherò l’argomento come si fa con i bambini. Vi ho messo un paio di dispense: leggetele. E se non lo volete fare, affari vostri. Vi do un consiglio fraterno però, se decidete di farlo non fatelo in modo meccanico e mnemonico. Non serve.
Cercate sempre di capire. La mappa serve a questo: ad orientarvi. Ma siete voi che decidete il percorso.
Sappiate che se non vi sorgono domande allora delle due l’una: o il materiale è banale e state perdendo tempo, o lo state affrontando con superficialità. Il che è lo stesso.
E ora fuori le domande.
Silenzio di tomba, occhi questa volta non persi come al solito,ma vivi. Bocca cucita.
E’ un buon segno dico fra me, sono stupito.
Allora affondo: bene non e avete ora chiederò ad ognuno di voi di intervenire. Ma non desidero domande esclusivamente accademiche, dovete parlare con il cuore oltre che con il cervello. Cercare l’emozione, il bello il brutto o il noioso. Esprimere ciò che pensate non soltanto su ciò che state vedendo con gli occhi. Cercate di guardare oltre quei simboli della mappa, le parole appiccicate alle frecce. Cercate le frecce non gli oggetti.
Poi dite ciò che vi salta in mente.
Miracolo, alza la mano la studentessa generalmente una fre le più 'perse', mi fa una domanda intelligente, riguardante la mappa. Segue a ruota un altro. Si intavola una discussione.
Non posso rispondere suona la campana.
Credo che sia il risultato più importante che abbia mai ottenuto durante tutto l’anno.
E non ho risposto.

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