Una lezione con Diigo
di Giulio Falco
Ho cominciato a pensare che Diigo, lo strumento per il social Bookmarking, potesse essere utile per le mie lezioni, riflettendo indirettamente su un'altra questione:
"come possiamo migliorare la gestione del nostro tempo, in un'epoca così frenetica, piena di impegni ma anche di stimoli continui, che mettono a dura prova la nostra attenzione e la nostra capacità di ricordare ?"
Rincorrere continuamente le novità, onorare gli impegni, porre attenzione su ogni cosa che ci capita e ci sembra degna di nota, non solo è faticosissimo, ma ha un importante effetto collaterale:
se cerchiamo di mettere ordine alle nostre cose, ci rimarrà il tempo per riflettere ?
Se non vogliamo rinunciare a entrambe le cose, ossia vivere il nostro tempo, ma nello stesso momento lasciare spazio alla nostra immaginazione e ai nostri desideri, urge una strategia e una metodologia che ci venga in soccorso.
Con questa ida in mente mi sono imbatturo in un libro di Davin Allen, uno studioso autore di un metodo chiamato GTD (Get Thing Done) che ha avuto un enorme successo mondiale fra i manager aziendali e le persone comuni.
Merito del suo lavoro non è tanto aver messo a punto una serie di consigli pratici che possono anche apparire ovvi, ma di aver analizzato in modo generale le motivazioni profonde sul perchè bisognerebbe adottare il suo metodo.
Allora ho pensato: potrebbero valere questi principi anche nello studio e/o nell'insegnamento ?
Uno dei principi fondamentali è che dovremmo possedere dei sistemi, non necessariamente elettronici, per rendere semplice ed affidabile la registrazione delle informazioni rilevanti per noi, nel momento in cui compaiono fin al momento in cui vengono utilizzate.
L'errore che tutti incosapevolemnte compiamo è quello di voler fare tante cose in uno stesso momento, con conseguente stress e perdita di fiducia nel sistema di registrazione che ci spinge po ad abbandonarlo o a non adottarlo appieno.
Allora la mia lezione con Diigo si svolge in questo modo: viene proposto un argomento, abbastanza generale per poter essere sviluppato in diversi modi e abbastanza complesso da richiedere una ricerca di materiale.
Prima di scrivere qualcosa di nostro occorre RACCOGLIERE delle informazioni. Il web è fantastico in questo, ma estremamente dispersivo. Siamo attirati in continuazione da link che ci portano da una pagina che ci sembrava bella ad un più interessante per altri motivi.
Raccappezzarsi anche dopo pochi minuti è un incubo.
Ma perchè non trasformare un incubo in un qualcosa di piacevole ? Lasciamoci trasportare dal viaggio, siamo lì per esplorare non per Capire o Catalogare
In questa fase i ragazzi se la cavano benissimo, sono nelle altre fasi in cui difettano. Non servirebbe a nulla inibirli nelle cose che fanno bene solo perchè non riescono ad ottenere risultati significativi in altri compiti.
Dopo aver raccolto in un gruppo condiviso su Diigo tutti i link trovati da ciascuno, si passa alla seconda fase: RIFLETTERE
Ognuno deve porsi la domanda riguardando i link trovati: "perchè la risorsa è interessante ?".
Oppure "vale la pena eliminarla ?"
In questa fase si riprendono le risorse e si rileggono dopo avere eliminato i doppioni o quelle ritenute meno utili.
Per quelle rimaste dovremo passare alla CATALOGAZIONE utilizzando delle parole adatte come etichette (tag). Queste si possono concordare con l'insegnante o seguendo una logica propria scegliere quella o quelle più adatte a catalogare la risorsa.
Infine occorre COMPRENDERE il materiale che abbiamo trovato. Ciò dovrà avvenire sottolineando alcune parti significative, che verranno visualizzate da Diigo nell'elenco dei link.
Questa fase è importantissima. Sottolineare non è un'operazione semplice, occorre leggere tutto il testo, per riuscire a identificare le parti più significative. Non devono essere troppe e ne troppo poche.
Una volta svolto questo compito per conto proprio e con attenzione, si potranno successivamente leggere online i commenti dell'insegnante, che intanto avrà seguito e stimolato i lavori.
Per concludere il lavoro si passerà alla fase di PRODUZIONE, dove si potrà creare una lista tematica, includendo i link migliori e per generare un testo contenente tutte le note e le sottolineature. Successivamente intervenire manualmente su questo testo e trasformarlo in una tesi o manuale di studio.
Un procedimento un po' diverso che una ricerca fatta con un copia incolla da wikipedia senza aver nemmeno letto di cosa si tratta, o no ? Abbiamo applicato una didattica per 'processo' e non per 'risultato'. Gli studenti vengono valutati per ciò che svolgono e su come lo svolgono piuttosto che sui prodotti che consegnano. Ma possono essere continuamente corretti e sostenuti durante il percorso.
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