Il mare rissoso ha lasciato il posto al velluto della mattina.
La cala di 'Porto Pollo' ha protetto i nostri sogni e sulle creste spumeggianti veleggiamo verso 'Spargi'.
Limpido è il cielo e morbido il vento.
Le parole non congelano i ricordi, liberano l'anima dalla nostalgia per ciò che ci ha lasciato.
Asciugo le lacrime e scaldo il cuore, come il sole fa con la mia pelle.
Non esiste una crema protettiva per i ricordi.
Ieri la boa di segnalazione che avevo legato alla mia caviglia mi ha lasciato, sciogliendo il nodo. E' stata riacciuffata, e ora il nodo è più solido.
Come è stato il nostro legame. Due gasse d'amante, che ci hanno protetto dalle burrasche.
Splendide le rocce che emergono dal mare. Profili taglienti, ammorbidite dalla macchia mediterranea.
Come colpi di pennello di un artista distratto.
Attenzioni dorate.
Sogni saldati, bocche infuocate ci attendono.
Cullati dal destino impudente, ci avviciniamo a Bonifacio
Sospiri nascosti sopra tenui riflessi.
Amanti perduti e intimità volate via. Come l'ultimo tuo respiro.
Lo ritrovo in queste parole, nascosto fra le righe e gli accenti dei tempi perfetti e nel passato futuro.
Obblighi della malinconia, emergono dall'enfasi e dalle tenebre, riannodano i ricordi, senza reprimerli.
Un'arma pericolosa il ricordo.
Se ce ne liberassimo saremmo incapaci di abbracciare il mondo, se ci soffocassero diventeremo vittime.
Utilizziamoli come comburente per alimentare il sorriso.
Mostriamo il nostro vero volto al mondo.
La vita ci protegge fino a che sarà in noi e noi in lei.
Simbiosi perfetta a autopoiesi cognitiva in nuce
Disequilibrio permanente fra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere.
Come le bracciate che mi sospingono a riva e mi riportano in barca.
Cullati dalla metafora della vita
P.S. e da Giampy che mi recupera quando la corrente è contraria.
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