venerdì 14 ottobre 2011

chi nasce tondo ....

La risposta a certi quesiti fondamentali può arrivare quando meno te lo aspetti.
Esiste un termine anglosassone molto bello, poco traducibile in italiano: "serendipity"
Significa che quando cerchi qualcosa, e non trovi la risposta semplice ma profonda di questa ricerca, può capitare di trovarla mentre sei impeganto in altre cose e in altre direzioni.
Per quanto riguarda la didattica e l'apprendimento ad esempio, è sempre importante poter esprimere un concetto in modo efficace e semplice.
Da tempo stavo cercando nell'attività quotidiana di insegnamento, di trasmettere l'idea che l'apprendimento non si può ridurre a semplice trasferimento di informazioni, ma richiede per poter essere significativo, un'apertura di chi apprende verso nuovi orizzonti, nuove prospettive, modi alternativi di percepire la realtà che presupponevamo di conoscere.
Nulla è più deleterio che l'illusione di conoscere. Il grande filosofo greco Socrate insegna.
Ma sembra che molti nell'era moderna si siano dimenticati di questo insegnamento.
E invcece no.
La mia amica Giulia, che lavora come barista in un piccolo bar dove spesso ci intratteniamo per un caffè o un panino, mi ha fatto dono di questa immagine, scattata con un telefonino, di una costruzione realizzata con la plastica di una bottiglia di acqua minerale


Esprime meglio di tantissime parole il concetto che tentavo di illustrare.
Il sottotitolo è : "sfatiamo un mito"

Chi nasce tondo può diventare quadro. Aggiungerei "e deve farlo se lo ritiene giusto (e viceversa)".

Grazie Giulia, sei riuscita a quadrare il cerchio con un tappo di bottiglia.

2 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. Naturalmente Giulia non ha "quadrato" il cerchio, ci mancherebbe.
    La quadratura del cerchio che ha impegnato per anni tante menti è un problema che non ha soluzione.
    Si tratta di costruire partendo da un cerchio un quadrato con la stessa superficie (con riga e compasso)
    Il rapporto fra circonferenza e il diametro ossia il pi greco è un numero trascendente. Le due grandezze sono incommensurabili ossia il loro rapporto non può essere una frazione.
    Ma ciò che non si può fare nel regno della matematica può riuscire in un bar, specialmente se si sono mandate giù un paio di tequila bum bum.
    La riprova che se c'e' la volontà si può superare la barriera della trascendenza.

    RispondiElimina