sabato 19 febbraio 2011

Onesta' che piacere !

Oggi sembra sempre piu' prevalere un comportamento che vuole superare antichi valori. Quelli descritti da diversi punti di vista legati all'etica, a sentimenti religiosi o sociali, o semplicemente eredita' di buone pratiche familiari, tramandate da generazioni, con esempi o talvolta saggi discorsi.
Tutto ciò accomunato da un'apparente rinuncia al piacere immediato, alla gloria, alla ricchezza e alla felicita' facili, ottenuti senza fatica e in modo rapido.
Tutto ciò appare come vecchio e conservatore in contrasto con una visione moderna della vita che si appoggia su una visione pragmatica, che si libera di fardelli inutili, pronta ad affrontate le nuove sfide e le nuove opportunita' in modo efficace e diretto.
Nell'evoluzione della vita, il nuovo è sempre coinciso con nuove condizioni climatiche e ambientali, con la necessita di nuovi adattamenti, di nuove sfide e nuovi metodi per vincerle.
Rimanere ancorati strettamente e in modo rigido ai vecchi schemi e valori ha sempre significato sconfitta.
Ma e' anche vero che mai nella storia della vita e dell'umanità il nuovo ha assunto il significato di facilita' di azione, assenza di fatica, di fantasia o di rischio. Se mai il contrario.
Ora sembra prevalere la falsa concezione che chi predica il ritorno a valori che rifiutano l'ottenimento di corsie facili e preferenziali alla felicita rappresenti il vecchio. E che viceversa, vivere senza fardelli, pensieri, sforzi, evitando investimenti sul futuro senza contropartite immediate, sia il nuovo.
Guardiamoci bene da questo imbroglio, da questa truffa.
Non si e' mai costruito nulla senza fatica e quando e' accaduto e' perche' e' stato possibile sfruttare il lavoro di altri individui. Ma al prezzo di violenze, oppressioni e guerre. Ottenute anch'esse a prezzo di grandi sforzi e tragedie.
Non e' quindi importante per chi si affaccia al nuovo  accettare necessariamente antichi valori. Ma e' fondamentale pero' sapersi conquistare nel proprio piccolo, un posto nell'eternita'. A prezzo sempre di grande impegno e perseveranza.
E visto che distruggere, esportare violenza e oppressione non solo e' molto impegnativo, ma non produce alla lunga nessun beneficio, nemmeno verso chi ne ha inizialmente approfittato, non ci resta che una sola alternativa possibile.
Svegliarci prima di tutto, abbandonando la menzogna.
Quella che afferma che è molto piu' facile raggiungere la felicita' senza fatica, abbandonando qualunque sforzo o riflessione riguardo al bene comune.
E' l'intelligenza, individuale e collettiva che sola potrà salvare il nostro futuro e il nostro pianeta da noi stessi.

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