lunedì 1 aprile 2013

Oggi ho pianto

Era diverso tempo che non scrivevo su questo blog.
Ho pensato di creare questo spazio per conservare degli appunti di viaggio nella memoria, nell'intuizione e nelle sensazione e condividerli in rete. Un po' come lanciare un messaggio nella bottiglia e affidarlo all'oceano.
Un luogo intimo e nello stesso tempo assolutamente aperto a tutti gli sguardi, una casa senza tende come se ne vedono in Olanda.
Sono stato oggi a rendere omaggio ad una persona che mi ha fatto ridere e piangere nello stesso stesso istante.
Che trasudava umanità da tutti i pori della pelle, oltre che genio e arte.
Che per molte persone rappresentava l'infanzia la giovinezza, una Milano che stava scomparendo e che è già scomparsa.
Non ci sono parole per rendere giustizia della sua grandezza.
Fuori da Teatro Dal Verme, una lunga  e ininterrotta file di persone di tutte le età e aspetto come me in silenzio, sfilavano davanti alla bara.
Poi per vincere la commozione abbiamo preso un caffè nel bar di fronte, non ero più in grado di fare da spalla alla disperazione di Silvia per questa scomparsa giunta inaspettata ma temuta, da quando non potevamo più seguire i suoi concerti dal vivo con il figlio Paolo.
Una giornalista ci ha notato e ci ha chiesto di dire qualche parola. Mi è venuta in mente un sola parola: i 'Giusti'.
Enzo Jannacci era un 'Giusto'. Per questo lascia un vuoto incolmabile ma anche un ricordo infinito.



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