Maestro, nel senso di ammaestratore di parole e pensieri. Le prime inseguono i secondi mentre i secondi inseguono le prime e non sempre si incontrano subito. Ma quando lo fanno è festa !
Allessadro Bergonzoni è un agitatore di molle, quelle della nostra fantasia, perché quando parla ci invita a seguirlo, ad andare con lui e non solo dietro di lui, anche davanti se capita.
Questo è il bello della sua arte, partecipa lui stesso alla nostra fantasia ne è semplicemente l'anticipatore.
Allora viene davvero voglia di imitarlo di diventare anche solo per un istante un Bergonzino, capace di volare "altro", come direbbe lui. Nel sentimento altrui si annida l'intelligenza per chi la sa cogliere ossia sa pensare all'altro e alto.
Mi (dis)piace (po || non )molto che non faccia televisione anche perché io non la guardo e come disse il grande Groucho Marx: "il mezzo televisivo è altamente istruttivo, quando qualcuno l'accende io cambio stanza e mi metto a leggere un libro".
Il libro in fondo all'infuori del cane si sa è il miglior amico dell'uomo. Anche perché dentro al cane è troppo buio per leggere.
Non occorrono grandi spiegazioni per capire il pensiero filo e sofico del Maestro, chi non lo comprende può provare ad accendere la tv e farsi un sonno intellettuale.
Tempi difficili questi difficilissimi, non si può fare nemmeno un sonnellino in pace senza fare brutti sogni.
Quando vi sveglierete vi sembrerà di avere ascoltato notizie, o di avere osservato persone. Pensieri neanche per sogno, nemmeno con dosi massicce di Minzolinate.
Ma la realtà è un'altra come il Maestro ci insegna, realtà senza fantasia è un'invenzione, un non sense, un filo interrotto, e non un filo intermentale, come dovrebbe essere. Cogito interruptus: pensavo ma ora non penso più: quindi sono un nessuno come tutti gli altri, piuttosto che un io tu pieno di me e di tè. Ecco siamo come caffettiere e teiere ambulanti.
Vado a farmi un gingseng
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