venerdì 27 aprile 2012
Ecco cosa può scaturire da una discussione aperta tra persone curiose e da una successiva riflessione.
Una mappa concettuale.
Potrebbe essere uno schema eccessivamente pretenzioso, ma esprime bene ciò che mi è passato per la mente mentre il mio carissimo amico parlava e io scarabocchiavo alla lavagna con i pennarelli colorati. La LIM aveva deciso proprio allora di non funzionare. Poco prima di lasciarci una parola che illumina tutto, chi come noi è "immigrato" digitale ha una grande responsabilità nei confronti della formazione dei "nativi digitali" e del loro rapporto con la tecnologia.
L'insegnante formatore è quindi un personaggio di frontiera, che attinge dalla cultura di cui è portavoce per ragioni anagrafiche e di esperienze ma non ne è depositario esclusivo.
Che cerca di trasmettere modelli e forme mentis, attingendo dai modelli scientifici e culturali del passato, capaci di riproiettarci nel mondo delle idee Platonico, attraverso la matematica, la logica o la poesia.
Che deve fare i conti anch'esso con una realtà sociale e fisica che ci condiziona e plasma, ma che si trova per la prima volta ad avere un alleato/nemico in grado di mediare: la tecnologia.
Possiamo interagire con essa e stabilire un rapporto con chi si sta formando, ma possiamo anche rimanerne intrappolati noi stessi.
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