tag:blogger.com,1999:blog-46302534192818915422024-03-05T17:49:08.057-08:00Angolo del profPensieri in libertà riguardanti la didattica, l'educazione e la vitaGiulio Falcohttp://www.blogger.com/profile/08325328551737758988noreply@blogger.comBlogger104125tag:blogger.com,1999:blog-4630253419281891542.post-75528983684467129892022-08-30T08:09:00.004-07:002022-08-30T08:09:48.481-07:00Porto Pollo<p> Il mare rissoso ha lasciato il posto al velluto della mattina.</p><p>La cala di 'Porto Pollo' ha protetto i nostri sogni e sulle creste spumeggianti veleggiamo verso 'Spargi'.</p><p>Limpido è il cielo e morbido il vento.</p><p>Le parole non congelano i ricordi, liberano l'anima dalla nostalgia per ciò che ci ha lasciato.</p><p>Asciugo le lacrime e scaldo il cuore, come il sole fa con la mia pelle.</p><p>Non esiste una crema protettiva per i ricordi.</p><p>Ieri la boa di segnalazione che avevo legato alla mia caviglia mi ha lasciato, sciogliendo il nodo. E' stata riacciuffata, e ora il nodo è più solido.</p><p>Come è stato il nostro legame. Due gasse d'amante, che ci hanno protetto dalle burrasche.</p><p>Splendide le rocce che emergono dal mare. Profili taglienti, ammorbidite dalla macchia mediterranea.</p><p>Come colpi di pennello di un artista distratto.</p><p>Attenzioni dorate.</p><p>Sogni saldati, bocche infuocate ci attendono.</p><p>Cullati dal destino impudente, ci avviciniamo a Bonifacio</p><p>Sospiri nascosti sopra tenui riflessi.</p><p>Amanti perduti e intimità volate via. Come l'ultimo tuo respiro.</p><p>Lo ritrovo in queste parole, nascosto fra le righe e gli accenti dei tempi perfetti e nel passato futuro.</p><p>Obblighi della malinconia, emergono dall'enfasi e dalle tenebre, riannodano i ricordi, senza reprimerli.</p><p>Un'arma pericolosa il ricordo.</p><p>Se ce ne liberassimo saremmo incapaci di abbracciare il mondo, se ci soffocassero diventeremo vittime.</p><p>Utilizziamoli come comburente per alimentare il sorriso.</p><p>Mostriamo il nostro vero volto al mondo.</p><p>La vita ci protegge fino a che sarà in noi e noi in lei.</p><p>Simbiosi perfetta a autopoiesi cognitiva in nuce</p><p>Disequilibrio permanente fra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere.</p><p>Come le bracciate che mi sospingono a riva e mi riportano in barca.</p><p>Cullati dalla metafora della vita </p><p><br /></p><p>P.S. e da Giampy che mi recupera quando la corrente è contraria.<br /></p>Giulio Falcohttp://www.blogger.com/profile/08325328551737758988noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4630253419281891542.post-12683045723724009732022-08-30T07:53:00.003-07:002022-08-30T07:53:37.346-07:00Silvia<p> Candida è la notte che si dissolve alle prime luci dell'alba.</p><p>Abbraccio il mare e lo bacio, come bacerei la tua anima.</p><p>Tu sei qui con me, nel mio cuore, e lo sarai per sempre.</p><p>Sei la luce, sei il cielo, sei il sole. Mi accogli come queste acque stanno facendo con me.</p><p>Ora brilli con i tuoi lampi accecanti, sulle creste appena accennate delle onde.</p><p>Sei il mare, sei tutto, sei mia.</p><p>Chissà se potrai ascoltare le mie parole,come io accarezzo la candida superficie dell'acqua.</p><p>Chissà se potrò addolcire il mare con le mie lacrime.</p><p>Ora io sono Te<br /></p>Giulio Falcohttp://www.blogger.com/profile/08325328551737758988noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4630253419281891542.post-61767338612916723842022-08-30T07:48:00.003-07:002022-08-30T07:48:54.151-07:00Lavezzi<p> 12 agosto 2022</p><p><br /></p><p>Osservo il tuo cielo, dipinto di nuvole.</p><p>Il tuo mare coperto di stelle.</p><p>Proteggi i tuoi morti con massi levigati dal vento.</p><p>e ci regali il tuo sorriso.</p><p><br /></p><p>Addendum del 22 ago</p><p>Lavezzi, anche questa volta hai lasciato il segno</p><p>(dopo essere stato massacrato al braccio da una medusa)<br /></p>Giulio Falcohttp://www.blogger.com/profile/08325328551737758988noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4630253419281891542.post-30366635453090598732022-08-30T07:44:00.000-07:002022-08-30T07:44:04.042-07:00Sirene<p>Ho incontrato una sirena alla fine dell'estate. Sofferente e triste, dagli occhi dolcissimi.<br />L'ho sentita vibrare quando mi ha guardato, come un gabbiano ferito che si riposa nell'acqua.<br />Vorrei circondarla di dolcezza, farle sentire il mio petto come un porto sicuro.<br />Vorrei farle dimenticare i sogni infranti.<br />Vorrei farla rinascere, inondandola di sogni e di bellezza. Quella che ha abbagliato il suo respiro, confondendola con false promesse.<br />Riportarla a volare, mordere, danzare. Scoprire quel meraviglioso mondo che tiene nascosto dentro di sé, e che non ha più il coraggio di mostrare. <br />Che sia la vita o la stupidità umana a costringerti a cambiare, non resistere, scegli la tua nuova strada.<br />La mia ora è accudire le sirene. <br /></p>Giulio Falcohttp://www.blogger.com/profile/08325328551737758988noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4630253419281891542.post-88153093338306725852022-01-31T17:41:00.008-08:002022-01-31T17:56:35.958-08:00E' ancora utile studiare ?<p> Cosa significa questa domanda ? Sopratutto cosa significa apprendere ?</p><p>Perché lo studio dovrebbe essere finalizzato a quello, o no ?</p><p>Negli ultimi anni, ma forse mi sbaglio, da sempre, nella mia carriera scolastica nell'insegnamento, ho sempre pensato che la scuola fosse un luogo e un'occasione di apprendimento.</p><p>Di conseguenza la mia risposta alla domanda è scontata. Come si può vivere senza apprendere ?</p><p>Certo gli animali apparentemente seguono l'istinto un apprendimento trasmesso geneticamente, ma non è vero nemmeno questo. Nel sono la prova certi comportamenti di primati, e nemmeno, basta osservare i cani, o anche animali considerati più in basso nella scala evolutiva.</p><p>Perché allora sembra che nell'ambiente scolastico, questo fatto così evidente, venga completamente travisato ? Tutto sembra ribaltato, prima ancora che si diffondesse la moda della 'classe ribaltata'.</p><p>Gli studenti cercano il voto, gli insegnanti colmare il proprio ego di trasmettitori di informazione, in perenne antitesi con il decadimento imperante e una struttura organizzativa sempre più opprimente e nello stesso tempo lassista.</p><p>Allora visto che non riesco a comunicare molto con la grande maggioranza dei miei colleghi, oberati tra uno scrutinio, una riunione qualunque e senza nemmeno la possibilità di un incontro al bar, rifletto e scrivo.</p><p>Come posso fare nella mia pratica quotidiana, nella mia piccola e affollata aula a dimostrare il rifiuto a lasciarmi trascinare dalla corrente ?</p><p>Medito mentalmente sui contenuti della prossima lezione, lasciando poi che le cose possano svolgersi secondo la dinamiche tipicamente umane. Nonostante mi nasconda dietro un monitor e una finestra di un terminale vecchia maniera. Cerco di spiegare con calma il mio punto di vista, la mia vision, come direbbero gli esperti di pianificazione aziendale. Prima di mostrare definizioni, comandi, nozioni.</p><p>Il bagaglio di informazioni è la fonte di ogni attività di apprendimento umana. Ma non è sufficiente. Non è vera conoscenza fino a che non venga fatta nostra. Assimilata.</p><p>Per farlo è necessario un atteggiamento 'costruttivista' da parte degli attori che partecipano a questo processo. Ciò significa che contrariamente agli animali, che apprendono per imitazione, per istinto di sopravvivenza, probabilmente facendo intervenire la coscienza, nella specie umana, abbiamo inventato formidabili strumenti di conservazione e trasmissione di informazione.</p><p>Ma questi non garantiscono che tutto lo scibile in essi contenuti diventi conoscenza, skill, competenza come si direbbe oggi, con un termine forse un po' abusato.</p><p>L'informazione è neutra, non garantisce da sola, la crescita personale che la vera conoscenza comporta. E' necessario che chi apprende e chi insegna comprendano a fondo questa differenza e la smettano di trattare la conoscenza come un insieme di nozioni o al contrario tentino di abolire le nozioni come orpello ormai inutile. Tanto c'è Internet. Lo trovo su Internet. Perché mai dovrei studiare questo, ricordare quest'altro. Prendere appunti, scrivere ?</p><p>Pensare !?</p><p>Come si può imparare a pensare, a collegare concetti che non si posseggono, perché si è rinunciato al pensiero stesso. Leggete per favore il libro di Ermanno Bencivenga: 'la scomparsa del pensiero', che illustra meglio di quanto possa fare io, il concetto che sto tentando di esporre.</p><p>Vorrei poter coniugare questi due approcci. Non si tratta di differenziare una didattica 'tradizionale' basata sullo studio e la memorizzazione, da quella 'innovativa' basata' sui collegamenti interdisciplinari.</p><p>Attenzione: rischiamo di voler ricreare nella testa degli studenti l'idea che un collegamento é saltare con allegria da un racconto ad un altro. Tanto che volete che esca dalla testa di chi non distingue Internet dal Web, che non si sofferma su un discorso, su un concetto, e attende solamente che arrivi l'occasione con meno fatica possibile per superare la prova, con uno studio del giorno prima ?</p><p>Lasciamo perdere i collegamenti intesi come link. Riprendiamo le nozioni, senza averne timore, e utilizziamole per una visione più ampia degli argomenti trattati. Che abbracci più punti di vista. ma è possibile questo se si possiede almeno un punto di vista.</p><p>Per far propria una nozione, ci si deve immergere, bisogna fare propria quell'idea, perché di una idea si tratta, che coinvolge il proprio vissuto, la propria esperienza personale, la propria cultura pregressa.</p><p>A questo serve studiare, ad accrescere la propria cultura, che è la sola che ci consente di apprendere. E quindi di vivere</p>Giulio Falcohttp://www.blogger.com/profile/08325328551737758988noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4630253419281891542.post-70688189040999524242022-01-31T16:41:00.007-08:002022-01-31T17:00:07.001-08:00Serve saper programmare ?<p><span face="sans-serif" style="background-color: white; color: #202122; font-size: 14px;">A cosa serve saper programmare e soprattutto ha senso nell'epoca odierna, nella quale siamo circondati da migliaia di servizi online gratuiti e di software per fare praticamente qualsiasi cosa ?</span></p><p style="background-color: white; color: #202122; font-family: sans-serif; font-size: 14px; margin: 0.5em 0px;">Una domanda che mi pongo spesso, chiedendomi se la mia personale strategia formativa non sia influenzata dall'amore che ho sempre avuto per questa particolare attività: ideare,progettare e scrivere software.</p><p style="background-color: white; color: #202122; font-family: sans-serif; font-size: 14px; margin: 0.5em 0px;">Per la mia personale esperienza, nel campo informatico questa abilità è paragonabile forse a quella di sapere scrivere nella vita quotidiana.<br />Immaginiamoci per un istante di essere proiettati in un'epoca in cui l'analfabetismo era ampiamente diffuso. Non bisogna andare molto indietro nel tempo in Italia.<br />Chi non sapeva scrivere poteva affidarsi all'aiuto di qualche persona più dotta per poter scrivere o leggere una lettera.<br />Naturalmente ci si doveva fidare della correttezza e buona fede di chi giocava il ruolo di interprete.<br />Mi vengono in mente diverse situazioni, in racconti nei quali la lettera dell'amata veniva tradotta in mala fede da un interprete geloso e segretamente innamorato della scrivente.<br />L'analogia ha un nesso nei giorni nostri, nel momento in cui ci affidiamo con totale inconsapevolezza e buona fede, all'utilizzo dei software, per qualsiasi cosa appunto.<br />In una recente epoca culturale a noi più vicina, il problema forse era meno sentito dai più, visto che molte attività rimanevano dominio dei rapporti comunicativi diretti, cartacei in prevalenza.<br />Mi sembra evidente che oggi e ancora di più nel prossimo futuro, l'utilizzo del software nelle comunicazioni e nelle normali attività umane giocherà un ruolo sempre più prevalente.<br />Come possiamo pensare allora di affidare la nostra sicurezza, la nostra privacy, la nostra vita nelle mani di strumenti fuori dal nostro controllo, non solo diretto, ma anche fuori dal controllo delle autorità costituite, che dovrebbero proteggere la nostra sicurezza.</p><p style="background-color: white; color: #202122; font-family: sans-serif; font-size: 14px; margin: 0.5em 0px;">Come proteggerci in tempo da tutto ciò ?</p><p style="background-color: white; color: #202122; font-family: sans-serif; font-size: 14px; margin: 0.5em 0px;">CONOSCENDO, è la risposta che mi sono dato.</p><p style="background-color: white; color: #202122; font-family: sans-serif; font-size: 14px; margin: 0.5em 0px;"><br />Rinunciando all'idea malsana e foriera di grandi sventure, di non voler riflettere, conoscere, poter gestire le proprie scelte mediante ragionamenti basati sulla consapevolezza e la conoscenza.</p><p style="background-color: white; color: #202122; font-family: sans-serif; font-size: 14px; margin: 0.5em 0px;"><br />Di conseguenza, la conoscenza informatica, non dovrebbe riguardare esclusivamente l'utilizzo di applicazioni, senza conoscerne l'origine, la struttura, il senso ultimo nel suo utilizzo.<br />Quindi, sapere cosa contraddistingue un software proprietario, opaco verso il possibile controllo da parte di chi non fa parte dell'organizzazione del produttore, da un software libero o 'open source', trasparente, conoscibile, modificabile da chiunque.<br />E resistere un pochino alla tentazione di risolvere tutte le necessità quotidiane di trattamento di dati informatici, esclusivamente mediante sistemi già pronti all'uso, spesso poco trasparenti e sopratutto gestite da piattaforme online, esterne al nostro dispositivo informatico.</p><p style="background-color: white; color: #202122; font-family: sans-serif; font-size: 14px; margin: 0.5em 0px;">Saper scrivere qualche linea di codice, anche per risolvere semplici necessità quotidiane, rende possibile manipolare i propri dati in modo diretto, senza intermediari. Proprio come due persone che si scrivono senza l'intervento di un soggetto esterno che faccia da intermediario, complicandoci la vita.</p><p style="background-color: white; color: #202122; font-family: sans-serif; font-size: 14px; margin: 0.5em 0px;">Impariamo ad esempio ad utilizzare tecnologie semplici e già esistenti e diffuse, ad esempio la notazione "markdown", che ci consente di scrivere semplici file di testo e farli tradurre automaticamente in file leggibili, scritti secondo la sintassi HTML, il linguaggio standard delle pagine web. E avere così a disposizione bellissimi scritti impaginati in modo raffinato, senza passare dai word processor. Oppure organizzare i propri dati personali in un banca dati, da gestire in piena autonomia.</p><p style="background-color: white; color: #202122; font-family: sans-serif; font-size: 14px; margin: 0.5em 0px;">Il linguaggio di programmazione python consente tutto questo, ed è utilizzabile sia da un principiante sia da un professionista, nei compiti e nelle situazioni più disparate. Dalla raccolta e organizzazione dei propri dati su file di testo, a utilizzi raffinati come il "machine learning" l'apprendimento automatico dei software, ormai utilizzato spesso, nell'epoca delle applicazioni dell'Intelligenza Artificiale.</p><p style="background-color: white; color: #202122; font-family: sans-serif; font-size: 14px; margin: 0.5em 0px;">Quindi la risposta che do alla domanda iniziale è decisamente un si. Si, è estremamente utile oggi saper scrivere programmi, anche semplici e in piena autonomia. </p><p style="background-color: white; color: #202122; font-family: sans-serif; font-size: 14px; margin: 0.5em 0px;">Non aver timore di acquisire una competenza che un tempo era riservata solo agli specialisti. </p><p style="background-color: white; color: #202122; font-family: sans-serif; font-size: 14px; margin: 0.5em 0px;">Oggi non è più così. E' alla portata di tutti. </p><p style="background-color: white; color: #202122; font-family: sans-serif; font-size: 14px; margin: 0.5em 0px;">Basta non essere pigri.</p>Giulio Falcohttp://www.blogger.com/profile/08325328551737758988noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4630253419281891542.post-9953240285233258632021-09-02T02:45:00.006-07:002021-09-02T02:45:59.868-07:00Normalità<p> Oggi primo settembre il ritorno alla normalità scolastica.</p><p>Mancava dopo mille assembramenti sulle spiagge, nel mare e in tutti i luoghi vacanzieri.</p><p>Non ho visto nessun pesce con la maschera quest'anno, ma molti sub la utilizzavano.</p><p>Anche oggi ne ho visti di normali. Tanto che mi inducono a scrivere le prime osservazioni</p><p>Quelli che ... il green pass te lo controllo ogni giorno.</p><p>Perchè non posso violare la privacy. Allora ho deciso di farmelo stampare sulla maglietta.</p><p>Studenti ammassati per l'esame nel laboratorio di informatica, pronti per l'esame di informatica</p><p>senza il computer che però ingombra la scrivania.</p><p>Il pacco di fogli a righe, che viene sostituito prontamente con quelli a quadretti.</p><p>Recupero del debito. Ma siamo in debito di cosa ? Ti ho dato qualcosa a te che mi devi restituire ?</p><p>Se è così perché non te lo tieni, così siamo a posto.</p><p>Il rito della prova scritta si è concluso. Partono le correzioni.</p><p>Prendo appunti: ha compreso la traccia ? direi di no. Ha risposto a cazzo su alcune richieste, ma </p><p>in fondo come lo sono certe decisioni prese per non risolvere nulla.</p><p>Ha controllato l'input ? No, ma si potrebbe invocare il rispetto della privacy. </p><p>Non si possono memorizzare i dati degli utenti</p><p>Poi mi chiedo, ma se non siete stati capaci di realizzare un app funzionante per prenotare le vaccinazioni, </p><p>cosa devo pretendere dagli studenti ? rivolgersi anche loro a Poste Italiane ?</p><p>Alcune risposte mi lasciano sempre basito es prezzo = prezzo</p><p>assegnamento di una variabile a se stessa immutata. Giusto per dire che non bisogna fare niente, </p><p>ma sembra brutto, facciamo qualcosa di inutile ma facciamolo.</p><p>Come nella gestione della pandemia. Come posso contestare ai ragazzi questa logica ?</p><p>Ora, trasformiamo tutte queste minchiate in numeri. Scrivo su poche prove: </p><p>'l'elaborato risponde perfettamente alle richieste della traccia'.</p><p>E sugli altri aggiungo .... tuttavia nel complesso ....</p><p>vorrei continuare con 'la banda suona il rock', poi mi taccio e sostituisco con </p><p>'la prova risulta più logica di tanti interventi e pareri a cazzo, ascoltati in questi giorni'</p>Giulio Falcohttp://www.blogger.com/profile/08325328551737758988noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4630253419281891542.post-37210991992227485652020-10-15T09:54:00.001-07:002020-10-15T09:54:22.008-07:00Poesia<p>Ti ho intravisto quella mattina, come una meteora mentre ti allontanavi.</p><p>Quale combinazione astrale potrà mai fare incontrare le orbite dei nostri pianeti ?</p><p>Credo nella meccanica quantistica, quindi in un universo parallelo ci siamo incontrati.</p><p>La forza di gravità farà in modo che possa essere il tuo satellite e Tu il mio pianeta.</p><p>Farò alzare le maree negli oceani, come la luna fa con la Terra.</p><p>Tu sei il mio vento che mi scompiglia i capelli. Tu sei la calma, che mi rassicura.</p><p>Tu sei la verità.</p>Giulio Falcohttp://www.blogger.com/profile/08325328551737758988noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4630253419281891542.post-33316118021547190712020-10-11T11:59:00.002-07:002020-10-11T12:13:18.590-07:00<p>Scambiavo con una collega alcune riflessioni, sull'argomento della imprevidibilità e della didattica, e sono nate queste parole:</p><p>Predisporsi alle occasioni, significa per me immergermi in una dimensione nella quale si rinuncia a qualsiasi aspettativa particolare. E invece si coglie l'attimo, si vivono le opportunità ci si libera dagli schemi precostituiti. Si hanno dei desideri certamente, ma questi possono essere soddisfatti pienamente in moti modi e in qualsiasi momento. Quando meno te lo aspetti. Ed è ancora più meraviglioso</p><p>Le parole non hanno tempo. Possono attendere. Costruiscono sogni e quindi mondi, i desideri sbocciano e le occasioni fanno si che si realizzino.</p><p>In che modo e quando non importa molto. Dovremmo riscoprire il piacere dell'intensità e non della fretta come accade oggi.</p><p>Ora comprendo il valore della parola, quando accarezza, ammicca, svela. Senza la pretesa di poter dire tutto, con quei pochi segni di inchiostro. L'importanza della bellezza, senza l'obbligo di dovere a forza produrre qualcosa.</p><p>Molto improbabile potere esprimere tutto questo dal vivo, dove bene che vada prevale l'immediatezza delle necessità comunicative quotidiane. E quel poco tempo che ci è concesso, correttamente deve essere investito nel contatto con la natura, nelle relazioni umane concrete. Nei doveri che ci attendono. Allora seminiamo ! usiamo i semi della parola e il fertilizzante della poesia che alberga in noi. Ammantiamo di metafore il nostro sentire. E attendiamo che la piantina cresca e ci offra i suoi frutti succosi. Li consumeremo nell'eden primordiale della nostra esistenza scambiandoci i segni della nostra filosofia</p><p>È un po' come affidare i propri pensieri ad un messaggio in una bottiglia, lanciata nell'oceano digitale. Ma questa volta essere certi che è stata raccolta. E questa volta il silenzio, non è più silenzio. È poesia</p>Giulio Falcohttp://www.blogger.com/profile/08325328551737758988noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4630253419281891542.post-81101267848448908032020-06-11T10:18:00.001-07:002020-06-11T10:37:07.593-07:00Esame dopo la pandemiaQuesto sarà un esame speciale.<br />
Senza gli scritti, duranti i quali si potevano immaginare situazioni paradossali, grottesche e ironiche.<br />
Dopo una didattica a distanza, scoperta all'ultimo istante, dopo aver snobbato l'aiuto che la tecnologia informatica poteva offrirci già da diverso tempo.<br />
Si diventa subito esperti dell'imprevedibile, che coglie di sorpresa tutti, soprattutto chi ha dedicato una intera vita a studiare queste cose.<br />
Ma bastono pochi minuti a ondate di persone, per esprimere giudizi, critiche, pareri.<br />
Cancellando di fatto l'imprevedibilità che è insita nelle cose.<br />
Gli esperti veri che vengono criticati per non aver fornito certezze. Paghiamo l'arretratezza culturale nel campo scientifico prima di tutto.<br />
Tutto e subito, senza sforzo di riflessione critica e soprattutto autocritica.<br />
Nessun autentico tentativo di dare una svolta sostanziale al modo di percepire la realtà e la non realtà che ci circonda.<br />
Ci aspetta un esame che si ripete come un mantra, dal carattere interdisciplinare.<br />
Ma nessuno ci dice cosa significhi in concreto questo termine. Abbiamo abituato così tanto i nostri studenti ad una metodica lontana anni luce dalla interdisciplinarità, qualunque cosa significhi questo termine, ed ora si pretende che si mettano improvvisamente a pensare, piuttosto che studiare.<br />
Raccogliendo in una mirabile sintesi, tutto ciò che hanno studiato, visto, provato in questi anni.<br />
Purtroppo temo che tutto si ridurrà a ricercare degli appigli, per poter parlare di pochi argomenti, saltando fra una materia e l'altra ed evitando domande impreviste.<br />
Quali riflessioni mi aspetto da tutto ciò ?<br />
Mi chiedo sempre, perché non dobbiamo chiamare le cose con il loro vero nome ?<br />
Si cerca di trincerarsi dietro i veli del linguaggio per due motivi: supportare un ragionamento profondo, che richiede nuovi termini e nuovi linguaggi, per esprimere le novità. O al contrario nascondersi dietro le parole per celare il vuoto che alberga dentro di noi.<br />
La paura, la noia. L'abitudine ad immergerci nei dettagli per rispettare le consegne, ma senza mai cercare di capire il senso globale delle cose, senza porsi troppe domande e soprattutto senza mai cercare vie nuove, osare mettere in discussione il presente, immaginarsi scenari futuri.<br />
E' questo che dovrebbero offrirci i giovani, gli studenti che stiamo per giudicare.<br />
Li abbiamo plasmati, quando andava bene, con ottimi materiali didattici, spiegazioni puntuali e chiare, ma forse non abbiamo provato a infondere in loro il coraggio di pensare con la propria testa, in modo costruttivo, la capacità di esprimersi, di incuriosirsi, di comprendere nel profondo cosa significhi 'incertezza'.<br />
Questa esperienza di 'didattica distanziata' mi ha permesso di provare a sfondare questo muro senza riuscirci. Ho ascoltato lo stesso silenzio che percepivo in presenza. Ma certamente non a causa dei limiti del mezzo tecnologico.<br />
L'unica riflessione che mi viene in mente ora, è quella di cercare di non avere paura dell'imprevisto. Ci siamo abituati a voler pianificare tutto, prevedere tutto, e vedere sistematicamente disattese le nostre aspettative. L'alternativa è un diverso approccio all'apprendimento, alla cultura, al piacere che da queste cose deriva.<br />
Non chiediamoci più 'a cosa serve ?'<br />
Se vale, serve. Non possiamo sapere a cosa e quando.<br />
Non lo sapevano gli antichi filosofi greci, ma hanno saputo creare una culla, della quale beneficiamo a tutt'oggi. Ma sembra solo nei laboratori di ricercatori sottopagati.<br />
Smettiamo di fare i bambini capricciosi, e guardiamoci negli occhi mentre parliamo. Dal vivo o attraverso una telecamera, non importa.<br />
Lo sguardo è lo specchio dell'anima, della curiosità, dell'amore verso se stessi e verso il prossimo. Della solidarietà, in particolare in un momento difficile come questo.<br />
Desidero sperare che i colloqui che fra poco sanciranno il termine di un percorso scolastico, possano volare liberi come rondini, toccando il cuore della propria esperienza, nel soffermarsi su quelle isole previste dal tour ministeriale.<br />
Good Luck 5BLS<br />
<br />Giulio Falcohttp://www.blogger.com/profile/08325328551737758988noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4630253419281891542.post-25499426167652228232018-02-16T12:21:00.005-08:002018-02-16T12:30:38.819-08:00Messaggio alla 5B Sistemi InformativiQuest'anno dovrete affrontare l'esame di stato che prevede la seconda prova scritta di Informatica.<br />
Per me probabilmente sarà l'ultimo anno, in Sistemi Informativi, poichè le iscrizioni negli ultimi tempi si sono dirette verso altri indirizzi, e ora mi ritrovo a insegnare prevalentemente in classi nelle quali la materia non è considerata tra quelle più importanti, come nel vostro indirizzo.<br />
Di conseguenza mi trovo spesso a riflettere su come concludere al meglio sotto il profilo didattico quest'anno scolastico.<br />
Ho scritto un pensiero, scaturito a dire il vero mentre mi accingevo a scrivere le indicazioni per le prossime esercitazioni sulle prove d'esame passate.<br />
Invece è uscito dalla tastiera, questo:<br />
<br />
Bene, sembra che stiamo imboccando la via per la "volata" finale.<br />
Mi permetto di darvi un ultimissimo consiglio: '<b>non siate in ansia per l'esame</b>'.<br />
Concentrati si, impegnati ad affrontare le ultime fatiche e impegni anche, ma non tesi.<br />
<div id="yui_3_17_2_2_1518811492093_11">
Qualunque sia il livello di
preparazione che pensate di aver raggiunto. Sono certo che sapete molto di più di ciò
che credete di sapere. </div>
<div id="yui_3_17_2_2_1518811492093_11">
E ciò che invece siete convinti di conoscere, non
lo controllate affatto.</div>
Godetevi quindi il momento.<br />
Già sembra ssurdo ma è proprio così.<br />
Si tratta di
una opportunità per approfondire conoscenze e abilità.<br />
<b>La
prova scritta che vi attende, vi fornisce questa opportunità. Sfruttatela.</b><br />
Quando il tempo dell'esame sarà passato, e dovrete affrontare ben altre sfide, vi
renderete conto che forse non era così importante, da non dormirci la
notte. Troverete altresi con Voi i ricordi delle cose che avete imparato
da quelle fatiche, e che vi serviranno per le sfide future.<br />
Tra le cose
più importanti, forse fra tutte una: <b>"imparare ad appassionarsi".</b><br />
Pianificare per tempo le azioni future per raggiungere gli obiettivi che vi siete scelti liberamente.<br />
In modo da non dover subire imposizioni, o doversi trovarsi in affanno e stressati per i risultati da conseguire.<br />
Questi verranno da soli, se avete lavorato con serietà, cioè facendo semplicmente del vostro meglio.<br />
E se nonostante ciò non otterrrete ciò che speravate, significa che
la strada doveva essere un'altra.<br />
Facendo così non si perde mai.<br />
<b>O si
vince o si impara.</b>Giulio Falcohttp://www.blogger.com/profile/08325328551737758988noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4630253419281891542.post-4950808292337695712016-03-01T15:34:00.001-08:002016-03-01T15:37:23.410-08:00Tema di Italiano: la mafiaLa mafia non esiste.<br />
E' un'invenzione dei media, infatti per avere successo nella vita bisogna saperle fare le cose, e io modestamente lo sappirei.<br />
Se soltanto avessi (ops mi correggo avrei) frequentato di + la squola avessi saputo di più.<br />
Ma alla fine i proffi mi hanno sempre promosso.<br />
Perché mio zio era un boss.<br />
Come disse De Copertoni, l'importante non è vincere, ma ritirare il premio.<br />
Quindi come è evidente dai documenti, l'Italia è uno stato mafioso, quindi arrendiamoci all'evidenza: inutile combattere qualcosa che è dappertutto, e quindi non esiste, perché l'infinito e il nulla coincidono.<br />
Come disse quel tipetto simpatico, quando la moglie lo scoprì con la cameriera, e lui esclamò: Cara, è tutto relativo.<br />
Io nella vita ho sempre voluto tutto: ricchezza e benessere.<br />
Chi non me lo concede lo uccido, e non fa nulla se riempio i terreni di scorie radioattive. Tanto vado a vivere da un'altra parte.<br />
Dove troverò altre scorie.<br />
Ma che mi importa, ho tante belle macchine che non so dove andare. Come le donne, a flotte vengono da me per farsi comprare vestiti e gioielli.<br />
I libri mi annoiano perché non è che capiscono molto di quello che dicono.<br />
Le cose belle mi piacciono, ma per distinguerle osservo il loro prezzo, e quanto sono desiderate dagli altri. Se piacciono a loro significa che devono essere importanti. E io devo essere 'figo', piacere a tutti.<br />
Ma se tutti mi temono, come faccio a piacere ?<br />
Aspetta un momento, c'è un tizio la fuori che non mi teme più.<br />
Bang ! Bang !<br />
Qualcuno ha preso il mio posto, e ora osservo tutto da un metro sotto terra.<br />
Il ciclo della noia continua con qualcun altro. Convinto costui che tutto ciò valga una vita spesa a inseguire il nulla.<br />
Che la mafia non esiste, perché non esistono alternative.<br />
Che la cultura è per i deboli, coloro che non si annoiano, perché sanno scegliere, sanno riconoscere la bellezza, anzi la abbracciano ogni giorno.<br />
Negli occhi languidi di un cane, osservando lo scorrere dell'acqua limpida di un torrente, o nella bellezza di una poesia o nell'armonia di un'equazione matematica.<br />
Che desiderano vivere felici, semplicemente aiutando gli altri ad esserlo. Senza cercare facili conforti nella religione, per essere eticamente puri.<br />
Che considerano i sogni un carburante necessario, per potersi porre degli obiettivi autentici. Molto più del desiderio di possedere una bella automobile, che non è in grado di portarti da nessuna parte, se non sappiamo dove andare.<br />
Semplicemente perché non sappiamo chi siamo.<br />
La mafia esiste,<br />
non la vede solo chi non sa riconoscere la bellezza.<br />
<br />Giulio Falcohttp://www.blogger.com/profile/08325328551737758988noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4630253419281891542.post-61032894847575721902015-06-17T14:02:00.003-07:002015-06-17T14:02:25.445-07:00
<style type="text/css">h2.western { font-family: "Liberation Sans",sans-serif; font-size: 16pt; }h2.cjk { font-family: "Droid Sans Fallback"; font-size: 16pt; }h2.ctl { font-family: "FreeSans"; font-size: 16pt; }h1 { margin-bottom: 0.21cm; }h1.western { font-family: "Liberation Sans",sans-serif; font-size: 18pt; }h1.cjk { font-family: "Droid Sans Fallback"; font-size: 18pt; }h1.ctl { font-family: "FreeSans"; font-size: 18pt; }p { margin-bottom: 0.25cm; line-height: 120%; }</style>
<br />
<h1 align="center" class="western">
Esami di Stato 2015</h1>
<div align="center">
Non si chiamano più esami di maturità, lo volete
capire o no ?!</div>
<h2 align="center" class="western">
Prova di Italiano</h2>
<div align="left">
Scegliere fra le seguenti tipologia di prova:</div>
<div align="left">
A- Saggio Breve</div>
<div align="left">
B- Saggio Brevissimo</div>
<div align="left">
C- Non molto saggio e quasi istantaneo, praticamente
fischiettate ciò che intendete comunicare</div>
<div align="left">
D- Analisi del testo</div>
<div align="left">
E- Cestinare il testo o costruire aeroplani di carta
con il testo</div>
<div align="left">
F- Articolo della gazzetta dello sport</div>
<div align="left">
G- Articolo IL</div>
<div align="left">
H- Quel che ti pare: cantatela e suonatela</div>
<div align="left">
basta perché non mi ricordo più le lettere
dell'alfabeto</div>
<div align="left">
<br />
</div>
<div align="left">
Commentare il seguente testo: <i>Italo Cavino i
sentieri di nidi di ragno</i></div>
<div align="left">
“<i>A volte il fare uno scherzo lascia un gusto
amaro. Pin si trovava solo a giocare nei vicoli ...”</i></div>
<div align="left">
<b>SVOLGIMENTO</b></div>
<div align="left">
Il commento continua citando altre 8 pagine di testo,
che tralascio perché è già tanto che ho letto queste due righe.
Figuriamoci poi se ho letto il libro, a me i ragni hanno fatto sempre
schifo.</div>
<div align="left">
Se poi per scherzo metti un ragno nel panino del tuo
compagno, certo che lascia un gusto amaro. Più che altro quello si
incazza come una vipera.</div>
<div align="left">
Ma poi, lasciare il pin, in giro, incustodito. Non è
che sei un po' pirla ? Come dicono a Genova pirla, noi a Milano
diciamo pirla.</div>
<div align="left">
Cosa significa la frase 'nebbia di solitudine gli si
condensa nel petto ?'</div>
<div align="left">
Qui a Milano di nebbia ce ne intendiamo, ma non ci
sono più i nebbioni di una volta. Ma a Genova ? Li, sono talmente
tirchi, che piuttosto che offrire da bere a qualcuno, preferiscono
tornare a casa da soli, e poi si perdono nella nebbia.</div>
<div align="left">
E poi copriti no ! Vai a risparmiare
sull'abbigliamento e poi ti inzuppi il petto</div>
<div align="left">
Insomma anche quest'anno mi tocca cimentarmi nella
prova di Italiano, e in un tema ridicolo. Sarò la decima volta che
ripeto gli esami. Nonostante tutti i miei sforzi, ogni anno mi
rivogliono. Non perché cerchi di essere promosso, tutt'altro.</div>
<div align="left">
Ma non mi riesce mai di farmi bocciare. Forse perché
sono commissario ?</div>
<div align="left">
Dovevi pensarci prima mi dicono.
</div>
<div align="left">
Ma prima quando ?</div>
<div align="left">
All'asilo, era lì che dovevi mandare subito a quel
paese (eri ancora educato allora, e non conosscevi espressioni più
dirette) la suora.</div>
<div align="left">
Ha ragione il mio amico Osvaldo. Oggi bisogna essere
maleducati: è la moda.</div>
<div align="left">
E smetterla di cercare le radici quadrate. Se hai già
perso le tue radici, cosa te ne fai di una quadrata ? E come fai a
scrivere sciocchezze se sei quadrato ?</div>
<div align="left">
Ma torniamo al tema, dei nidi. Ma cosa erano, ragni
volanti ? E spiderman dove va a fare il nido, in un attico ?</div>
<div align="left">
Io comunque al ragno preferisco la vespa. Almeno
posso andarci in giro.</div>
<div align="left">
Comunque per concludere la mia analisi, in modo che
il saggio rimanga breve, altrimenti la SIAE mi fa pagare un casino:
questo Calvino, deve essere stato molto stressato per aver perso i
capelli da piccolo. Lo chiamavano tutti Calvino per quello.</div>
<div align="left">
Aveva la fobia dei ragni di sicuro, ma poiché si
divertiva a farli cadere nelle scollature delle ragazze, per godere
nel vederle strillare come delle ossesse, beh: aveva sicuramente
bisogno di materia prima.</div>
<div align="left">
Per questo andava a cercare i nidi: per rifornirsi.</div>
Giulio Falcohttp://www.blogger.com/profile/08325328551737758988noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4630253419281891542.post-70868156929185995072015-03-09T16:43:00.002-07:002015-03-09T16:50:07.821-07:00Do your bestDo your best<br />
Do the right thing<br />
Show other people we care<br />
<br />
J.A. Hoge<br />
<br />
Sii prudente col la parola<br />
Non generalizzare<br />
Non prenderla sul personale<br />
Fai del tuo meglio<br />
<br />
I 4 accordi<br />
<br />
<h3>
Un'estate a Lambrate</h3>
AMBRATELA questa stazione. Il partito d'azione staziona, ma non va. Ma va !<br />
Il treno fischia, il vento, la tempesta. Fischia ma le passeggere non si voltano.<br />
Sono mode le passeggere, tempeste tempestate di telefonate, inarcano le sopracciglia e si imbarcano con un bell'arcano.<br />
Fino a che non viene scoperto.<br />
Ma ci vorrebbe una dritta, perché non basta una bitta.<br />
Il boma ruota attorno all'albero ma non trova il posto giusto per fare pipì.<br />
Milano è il posto giusto per andare a vela in effetti. La torre velasca è li per quello. E senza effetti nemmeno il prete canta messa. Figuriamoci in banca.<br />
Sotto la banca la capra crepa, sopra la banca uguale, specialmente sotto Pasqua.<br />
Solo dentro si respira un pochino. Con tante scuse, ma qui il contante lo devi su dare.<br />
Solo il bancopaz di può dare qualcosa ma solo se hai il pin. E la carta ha il chip. Se hai lo smarte phone e la smart card ed è il tuo smart day.<br />
Altrimenti scopri che sei pirla.<br />
Non c'è più posto ahinoi per la stupidera, quella che ti faceva ridere a crepapelle per le capre che vivevano sopra le panche ma stramazzavano sotto. E fatele un po' più alte ste panchine.<br />
Ora c'è solo la normalità della stupidità.<br />
La tristezza dell'ignoranza supponente, quella filosofia secondo la quale e senza la quale si rimane tale e quale.<br />
Un albero che fischia, la passeggera che tempesta, Il boma che fa pipì. Mi che vado a vela a Milan<br />
Basta tirare fuori il fazzoletto in una giornata ventosa, il motore si spegne da solo, tanto non c'è più benzina.<br />
E la barca si immacchina.<br />
E via di bollina che è una gallina bollita.<br />
Come il cervello al sole afoso di agosto a Lambrate, che non è agosto ma luglio. Perchè c'è il mese legale, non l'ora legale.<br />
Adesso è agosto, così' a settembre non c'è nessuno sulle spiagge e le scuole ricominciano a ottobre, come una volta.<br />
Insomma un papa ha modificato il calendario e non possiamo farlo noi. Volevo metter il punto di domanda, ma me l'hanno censurato.<br />
Vogliamo l'estate a gennaio.<br />
In tempo reale, come il marito della balena con l'arco.<br />
Un arcobaleno dopo il temporale<br />
Seguite la freccia. Se vi porta al cuore allora era Cupido. Se vi porta in centro allora era un segno fuori dal comune. Perché dentro il Comune non lo vedeva nessuno.<br />
Il sindaco intanto celebra il matrimonio con la formula di rito: vuole lei sig. Rino, rinnovare l'assicurazione ?<br />
Dica SI SI, oppure SI SI SI basta che rinnovi<br />
aggiunga un po' di flessioni, il moto Rino è salutare. Saluta Rino.<br />
E lei signora Pina, vuole diventare l'assicurazione vita del Sig. Rino Ceronte, residente in via d'estinzione ?<br />
Finché Equitalia non vi separi ?<br />
Dica però però<br />
Ancora ? L'ancora l'abbiamo buttata e abbiamo smesso di andare a Vela, oggi andremo a Velate. Un paese vicino a Usmate. C'è un profumo, altro che a Lambrate.<br />
E smetteremo forse di raccontare minchiate. Ma spero anche no.Giulio Falcohttp://www.blogger.com/profile/08325328551737758988noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4630253419281891542.post-89287502595203482202015-01-02T14:50:00.002-08:002015-01-02T15:04:06.786-08:00Una buona letturaHo appena finito di leggere un libro che mi ha colpito molto.<br />
"L'ora di lezione" di <b> Massimo Recalcati.</b> <br />
Ecco la mia recensione pubblicata su GoodReads un ottimo social network dedicato alla lettura:
<br />
<hr />
<a href="https://www.goodreads.com/book/show/23150481-l-ora-di-lezione" style="float: left; padding-right: 20px;">
<img alt="L'ora di lezione: Per un'erotica dell'insegnamento" border="0" src="https://d.gr-assets.com/books/1409669687m/23150481.jpg" /></a><a href="https://www.goodreads.com/book/show/23150481-l-ora-di-lezione">L'ora di lezione: Per un'erotica dell'insegnamento</a> by <a href="https://www.goodreads.com/author/show/337179.Massimo_Recalcati">Massimo Recalcati</a><br />
My rating: <a href="https://www.goodreads.com/review/show/1152075727">5 of 5 stars</a><br />
<br />
Un libro bellissimo, che ogni insegnante dovrebbe leggere. O forse no. Seguendo un po' ciò che il testo mi ha comunicato, forse senza dirlo esplicitamente è che anche i libri forse sono come i maestri.<br />
Devono essere amati, perché riconosci il loro chi di ha acceso il fuoco del desiderio. Quello di conoscere.<br />
Quale miglior e coraggioso termine poteva inventarsi l'autore per descrivere in una sola parola il concetto fondante del testo: erotica dell'insegnamento.<br />
Mi sono ritrovato leggendolo più nel mio ruolo di insegnante che di allievo. Tutti i miei tentativi di accendere quel fuoco, le derive verso le illusioni del cognitivismo esasperato e della iper tecnologia. O le stanchezze che ti portano ad essere assente anche se sei presente. E i successi, quando per merito, fortuna, energia o chissà riesci ad ottenere successi insperati. Li senti e li percepisci, anche se non puoi misurarli. <br />
E si riflette anche sul essere stati allievi, sui nostri maestri, cosa ci ha colpito di loro, cosa ci hanno lasciato.<br />
Ha proprio ragione l'autore, colui che considero il mio maestro nella materia che insegno, non ha mai fatto una sola ora di lezione in mia presenza. Con lui non ho sostenuto alcun esame. Ma dal primo giorno che l'ho incontrato e l'ho sentito parlare, mi ha lasciato una impronta indelebile, che ha segnato per sempre, il modo con il quale considero la mia materia. Ho percepito freschezza, gioia della novità e della scoperta, amore per il sapere, in qualsiasi forma o di qualsiasi tipo. <br />
Ho apprezzato molto in questo libro l'esplicita ammissione che le tesi esposte non dipendono dal tipo di materia o cultura che si insegna, che sia letteraria o scientifica. E nemmeno una condanna acritica della tecnologia. Piuttosto un sottolinearne i limiti e le motivazioni di questi limiti. Non escludendo quindi in assoluto di poterne fare buon uso. Ma questa è una mia riflessione personale.
<br />
<br />
<a href="https://www.goodreads.com/review/list/4722203-joe-falchetto">View all my reviews</a>
Giulio Falcohttp://www.blogger.com/profile/08325328551737758988noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4630253419281891542.post-58099862651118806642014-12-25T02:04:00.001-08:002014-12-25T02:43:14.021-08:00Auguri di Buon NataleVisto che ad ogni festa, occorre scrivere i biglietti di auguri, e non so mai che frasi utilizzare, ho deciso di crearmi un modello da poter riciclare ad ogni occasione.<br />
Ecco cosa mi è uscito dalla penna, nell'ultimo bigliettino:<br />
<br />
Le feste come queste sono l'occasione per ricordarci da dove veniamo, dove andiamo e se arriveremo in ritardo.<br />
Per fortuna c'è il TOM TOM ma bisogna assicurarsi di avere le batterie cariche.<br />
Per questo ti auguro tanta energia da dedicare a Te e famiglia che sei sempre Te. <br />
Già che ci sono ti auguro anche un po' di fortuna e di soldi.<br />
Quest'ultimi ti consentiranno di fare la spesa con maggiore tranquillità.<br />
Se non ci sarà l'AMORE almeno non avrai nessuno vicino che ti dice cosa comprare.<br />
Buon Natale, Buon Anno e Buona Pasqua.<br />
p.s. mi porto avanti e risparmio un bigliettino.<br />
<br />
ecco il secondo biglietto:<br />
<br />
Vi auguro per questo Natale tanta serenità.<br />
So che avete deciso di trascorrere questa festa in crociera, quindi la pioggia potrebbe essere un problema.<br />
<br />
a proposito di serenità ecco il terzo biglietto:<br />
<br />
Caro Matteo,<br />
ti auguro di stare sereno, così come tu hai augurato ad Enrico un po' di tempo addietro.<br />
E auguro a tutti i miei connazionali che hanno deciso di trasferirsi all'estero, e sono parecchi, di trovare una soluzione alternativa: facciamone emigrare solo uno e suo posto mettiamoci qualcuno che sia almeno 'normalmente onesto' e con quel minimo di sale in zucca per poter fare qualcosa di utile.<br />
Che non è quello di risollevare l'Italia, a quello ci penseranno da soli gli italiani onesti e laboriosi. Basta smettere di massacrarli e fargli venire la voglia di emigrare.Giulio Falcohttp://www.blogger.com/profile/08325328551737758988noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4630253419281891542.post-22998292089877263402014-08-03T02:03:00.001-07:002014-08-03T02:08:41.643-07:00Uscire dalla crisi con la libertà del pensiero sostenibile.<style type="text/css">h3.western { font-family: "Liberation Sans",sans-serif; }h3.cjk { font-family: "Droid Sans Fallback"; }h3.ctl { font-family: "FreeSans"; }h1 { margin-bottom: 0.21cm; }h1.western { font-family: "Liberation Sans",sans-serif; font-size: 18pt; }h1.cjk { font-family: "Droid Sans Fallback"; font-size: 18pt; }h1.ctl { font-family: "FreeSans"; font-size: 18pt; }p { margin-bottom: 0.25cm; line-height: 120%; }</style>
<br />
<h1 class="western" style="text-align: center;">
Si può.
</h1>
<h3 align="center" class="western">
di Giulio Falco</h3>
<h3 align="center" class="western">
<style type="text/css">p { margin-bottom: 0.25cm; line-height: 120%; }</style>
</h3>
<div align="justify">
In questo periodo di profonda e interminabile
crisi economica, sembra prevalere lo sconforto e la rassegnazione
piuttosto che la fiducia nel lavoro e del vivere civile. Se si
affronta la questione partendo da dei concetti fondamentali forse
però, le cose non sono poi così complesse e imprevedibili come
sembra.</div>
<div align="justify">
Partiamo da un assioma fondamentale, non sarà più
possibile per il futuro che ci aspetta ignorare completamente la
questione ambientale. Questa riflessione mi ha portato a tracciare
una mappa concettuale, per mettere un po' d'ordine ai pensieri che si
affollano e si disperdono a volte, su questioni che solo
all'apparenza sono diverse.</div>
<h3 align="center" class="western">
</h3>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2HwiF8Iw6rqmp5GnAEJtVjPb-aFm1Z5tk-jk3nhsCLOVs3oW-kroZ7kFEuwxNuir_88TVRXdwthjPSlOR7qyw_0Q8tq-1z0n1VDSNuQi8g8pgobdLVLoQzhExpcWNlrKYRJ2ZBH6tZ1xi/s1600/Life.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2HwiF8Iw6rqmp5GnAEJtVjPb-aFm1Z5tk-jk3nhsCLOVs3oW-kroZ7kFEuwxNuir_88TVRXdwthjPSlOR7qyw_0Q8tq-1z0n1VDSNuQi8g8pgobdLVLoQzhExpcWNlrKYRJ2ZBH6tZ1xi/s1600/Life.jpg" height="243" width="400" /> </a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<style type="text/css">p.sdfootnote { margin-left: 0.6cm; text-indent: -0.6cm; margin-bottom: 0cm; font-size: 10pt; line-height: 100%; }p { margin-bottom: 0.25cm; line-height: 120%; }a.sdfootnoteanc { font-size: 57%; }</style>
</div>
<div align="justify">
In un testo molto bello, anche se impegnativo,
Gregory Bateson parla di ecologia della mente<a class="sdfootnoteanc" href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=4630253419281891542#sdfootnote1sym" name="sdfootnote1anc"><sup>1</sup></a>.
Insieme all' idea più semplice da afferrare ossia l'ecologia
applicata al mondo che ci circonda, è il concetto fondamentale da
cui non si può più prescindere.</div>
<div align="justify">
Il termine sostenibilità, aveva a che fare con il
fatto di non lasciare ai nostri figli o nipoti un mondo invivibile,
sfruttato fino all'osso per soddisfare i bisogni consumistici
sfrenati tipici delle società occidentali opulente e potenti. Questo
fino a ieri.</div>
<div align="justify">
Oggi è palese che la bolla è scoppiata proprio
qui adesso, davanti a noi. E non si tratta poi di pensare ai nostri
figli come sarebbe doveroso, ma difficile per qualcuno, ma garantire
anche a noi stessi una sopravvivenza adeguata e dignitosa.
</div>
<div align="justify">
Senza la globalizzazione si poteva senza troppi
rimorsi, andare a sporcare il paese di qualcun altro, sfruttare le
risorse o esportare la pace armata. Colonizzare gli incivili con la
nostra supposta cultura.</div>
<div align="justify">
Dovrebbe essere ormai evidente anche ai più miopi
e distratti che questo sistema non può più funzionare. I nuovi
paesi emergenti, non aspettano altro che invertire la tendenza, non
preoccupandosi troppo dei fardelli e costi della così detta
democrazia.</div>
<div align="justify">
Se si desidera giocare la partita su questo piano,
i paesi occidentali hanno già perso ancora prima di iniziare. Ma
tutto fa credere che questa sia la strategia delle classi dominanti
in occidente, o almeno in alcuni paesi europei.</div>
<div align="left">
Cosa c'entra in tutto questo il termine 'autopoiesi'
?</div>
<div align="left">
La parola è stata coniata dagli scienziati cileni
Maturana e Varela, nello studio delle caratteristiche essenziali
della vita.<a class="sdfootnoteanc" href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=4630253419281891542#sdfootnote2sym" name="sdfootnote2anc"><sup>2</sup></a>
</div>
<div align="left">
Significa essenzialmente autocontrollo o meglio auto
produzione delle proprie componenti.</div>
<div align="justify">
Generalizzato all'attuale situazione economica,
significa forse la necessità della riscoperta dell'autarchia ?
Ovviamente no, in quella forma come è stata conosciuta in passato
sarebbe un suicidio.
</div>
<div align="justify">
Il dilemma o apparente paradosso è che da un lato
si propugna l'austerità, i tagli dei consumi, la 'spending review',
e in effetti con la carenza di liquidità e il livello di imposizione
fiscale tutto ciò è diventata una scelta obbligata. E dall'altro si
auspica la crescita economica, che significa dare lavoro ad altri,
investendo, consumando, acquistando prodotti e servizi.</div>
<div align="justify">
Impossibile. Mi pare evidente anche senza lauree
in economia, mantenendo il sistema economico politico attuale, e lo
stile di vita e di pensiero correnti.</div>
<div align="justify">
Se non vogliamo che le cose si aggiustino da sole,
in modo autopoietico, con qualche bella guerra o rivoluzione
violenta, dobbiamo cambiare stile e strategia.</div>
<div align="justify">
Il controllo delle proprie componenti è la base
della vita. Significa che non solo dovremmo poter controllare le
componenti che maggiormente influenzano la nostra vita, quella di
tutti i giorni, delle persone che lavorano, amano, si spostano e
creano.</div>
<div align="justify">
Fare in modo che producano non scorie o
sfruttamento di altri mondi, che siano luoghi o persone, ma stimoli
per innestare circoli virtuosi.</div>
<div align="justify">
Ho così preso in considerazione oltre alle
istituzioni altre tre componenti: il cibo, la cultura e il software.</div>
<div align="justify">
Perché il cibo ?
</div>
<div align="justify">
Risposta: sappiamo ciò che mangiamo ? Potremmo
riconvertire in orti, gli spazi che abbiamo dissennatamente
cementificato ? Abolire quelle filiere che amplificano a dismisura i
prezzi dei prodotti agricoli, portando sulle nostre tavole frutta che
appare acerba che poi improvvisamente marcisce ?</div>
<div align="justify">
Possiamo risparmiare sui costi relativi alla
salute con una prevenzione basata sull'alimentazione ?</div>
<div align="justify">
Qualcuno potrebbe obiettare che il discorso è
utopistico e un po' populista, forse in stile un po' Grillesco e
pentastellato.
</div>
<div align="justify">
Può darsi, ma rimanendo con i piedi per terrra,
non credo che iniziare a coltivarsi un orto, e consumare prodotti di
provenienza autoctona e della stagione corrente, possa mettere in
serio pericolo i posti di lavoro delle cassiere dei supermercati.
Almeno nel breve periodo.</div>
<div align="justify">
Il problema sicuramente è culturale e di sistema.
Si potrebbe sintetizzare nella necessità di conoscere come stanno le
cose, senza particolari studi fantascientifici, ma solo con un bel
po' di trasparenza nella condivisione delle varie iniziative in
questa direzione.</div>
<div align="justify">
Già, un tema assai delicato la trasparenza. E qui
casca l'asino direbbe qualcuno. (non è lo stesso qualcuno che prima
mi dava del Grillino)</div>
<div align="justify">
Può sembrare strano, ma sapere cosa gira nei
nostri computer oggi è quasi altrettanto importante che sapere cosa
si mangia. E ancora più difficile da determinare.</div>
<div align="justify">
Il codice eseguibile del software che fa
funzionare i nostri computer, telefonini, tablet, che controlla la
nostra salute o ci fionda nelle comunità dei social network, è di
gran lunga più indecifrabile, delle etichette dei prodotti
alimentari, specialmente se è tenuto nascosto con tutti i mezzi
possibili, tecnici e legali.</div>
<div align="justify">
Se non bastano questi due mezzi, si fa ricorso al
'carico da novanta': l'ignoranza e l'indifferenza.</div>
<div align="justify">
Nessuno dei grandi produttori di queste meraviglie
tecnologiche che allietano la nostra vita digitale, farà molta
pubblicità o vi spiegherà che cosa è il 'software libero'. L'open
source o la vera etimologia e storia del movimento 'hacker'.</div>
<div align="justify">
La maggior parte delle persone sarà portata a
credere che si tratti dei pirati informatici e correrà a comprare un
antivirus.</div>
<div align="justify">
Bene, cioè male. Si ritorna al concetto di
trasparenza, utilizzare software prodotto da comunità di utenti, o
produttori illuminati, che distribuiscono il codice sorgente del
software, ossia la sua matrice originale, permettendo a chiunque di
analizzarlo e modificarlo è un concetto che si lega perfettamente
alla logica del discorso che stavamo facendo.</div>
<div align="justify">
Per risolvere il dilemma apparentemente
insormontabile fra diminuzione dei consumo e crescita, occorre
osservare la cosa da un altro punto di vista, sbarazzandosi dei costi
nascosti, imposti dalle strutture di controllo centralizzate che ci
sovrastano.</div>
<div align="justify">
Consumo consapevole ? Informato ? Diretto fra
utente e utente, fra produttore e consumatore. Tra chi si muove per
un mondo migliore e chi può fornirgli le idee le soluzioni per
sostenerlo ?</div>
<div align="justify">
Mi viene in mente un solo termine per dire tutto
questo. Cultura.</div>
<div align="justify">
Se abbiamo paura della cultura è veramente
finita. Per tutti.
</div>
<div align="justify">
Se non ci sbarazziamo di chi vuole distruggerla,
anche. Non è difficile scoprire di chi si tratta.
</div>
<div align="justify">
Si sono mostrati da soli. </div>
<div align="justify">
_________________________________________________________________ </div>
<div id="sdfootnote1">
<div class="sdfootnote">
<a class="sdfootnotesym" href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=4630253419281891542#sdfootnote1anc" name="sdfootnote1sym">1</a>
Verso un'ecologia della mente</div>
<div class="sdfootnote">
by Gregory Bateson</div>
<div class="sdfootnote">
Paperback, 604 pages</div>
<div class="sdfootnote">
Published April 5th 2000 by Adelphi (first
published 1972)</div>
<div class="sdfootnote">
ISBN 8845915352 (ISBN13: 9788845915352)</div>
<div class="sdfootnote">
<br /></div>
</div>
<div id="sdfootnote2">
<div class="sdfootnote">
<a class="sdfootnotesym" href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=4630253419281891542#sdfootnote2anc" name="sdfootnote2sym">2</a>
Autopoiesi E Cognizione: La Realizzazione Del Vivente</div>
<div class="sdfootnote">
by Humberto R Maturana</div>
<div class="sdfootnote">
Published 1985 by Marsilio editori</div>
<div class="sdfootnote">
ISBN 8831747789 (ISBN13: 9788831747783)</div>
</div>
Giulio Falcohttp://www.blogger.com/profile/08325328551737758988noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4630253419281891542.post-35827300275028456312014-07-07T13:54:00.003-07:002014-07-07T14:04:19.148-07:00Esami di Stato 2014 - Colloqui finali<style type="text/css">p { margin-bottom: 0.25cm; direction: ltr; color: rgb(0, 0, 0); font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 11pt; font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 120%; text-align: left; widows: 2; orphans: 2; text-decoration: none; page-break-before: auto; page-break-after: auto; }</style>
<br />
<div style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; page-break-after: auto; page-break-before: auto;">
<b><span style="font-size: large;">E' la fine</span></b></div>
<div style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; page-break-after: auto; page-break-before: auto;">
<br /></div>
<div style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; page-break-after: auto; page-break-before: auto; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Sono terminati anche quest'anno gli esami di stato. Partecipo come
ormai mi accade da diverso tempo in qualità di commissario esterno.
Sono passati ormai molti anni da quella prima volta, quando evitai
una multa raccontando al vigile che mi aveva fermato in zona
pedonale, che ero un commissario in missione.</span></div>
<div style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; page-break-after: auto; page-break-before: auto; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Ebbi la forza di non aggiungere "per conto di Dio" come
fece John Belushi nel film " Blues Brothers" e me la cavai.</span></div>
<div style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; page-break-after: auto; page-break-before: auto; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Alla prima riunione di insediamento della Commissione un attimo di
panico, mancava il componente di Italiano, colui che avrebbe dovuto
correggere una valanga di temi.</span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Era stato fermato all'ingresso della
scuola scambiato per uno studente. </span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Vestito tutto di arancione era
stato poi dirottato verso l'istituto d'arte al posto che verso la scuola per ragionieri. </span><br />
<br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Il giorno dopo si è presentato vestito tutto di bianco,
lo abbiamo ritrovato dietro il bancone del bar dove lo avevano messo
a distribuire gelati. Il terzo ha scelto il nero, ma è stato
allontanato dagli studenti dicendo che portava sfiga.</span></div>
<div style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; page-break-after: auto; page-break-before: auto; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Solo dopo quattro giorni lo abbiamo recuperato e si è messo al
lavoro. </span><br />
<br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Debbo ammettere che quest'anno tra i partecipanti della
commissione non vi sono stati svenimenti ne attacchi isterici, segno
che il nuovi corsi di meditazione zen, proposti dal nuovo governo
Renzi hanno sortito gli effetti sperati. </span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Se non si riesce ad
aumentare il livello culturale degli studenti e nemmeno ad abbassare
più di tanto quello degli insegnanti, rendiamoli almeno immuni agli
effetti delle cazzate che sono costretti a leggere o sentire durante
le prove.</span></div>
<div style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; page-break-after: auto; page-break-before: auto; text-align: justify;">
<br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Quindi quest'anno ho solo ricordi molto vaghi di ciò che ho sentito
durante i colloqui. </span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Alla prima domanda del prof di Italiano, durata
circa mezz'ora, quando la presidente lo ha invitato ad essere più
conciso, lui ha chiesto al candidato: "mi dica se è d'accordo
oppure no con quanto ho affermato." E lui ha risposto boh. </span></div>
<div style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; page-break-after: auto; page-break-before: auto; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Tutte le tesine preparate dai candidati hanno fatto uso di mezzi
multimediali, che consistevano in una diapositiva che veniva
proiettata e mai cambiata al video proiettore e in uno sproloquio di
15 minuti recitato a memoria dai candidati infischiandosene sia del
pc che di eventuali domande della commissione. </span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Per farli smettere non
bastava togliere la spina, bisognava recitare la frase magica
"signori miei ...". Ce lo hanno insegnato ai corsi
istituiti dal governo Renzi.</span></div>
<div style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; page-break-after: auto; page-break-before: auto; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
I colloqui alla fine sono terminati senza battute degne di un
articolo da blog, a parte la domanda rituale del collega sul perché
la "scapigliatura" si fosse diffusa soprattutto nelle città
del nord, nessuno ha avuto il coraggio di rispondere " perché
c'è più vento ". </span><br />
<br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Diciamo quindi che si è trattato di un esame
prudente, nel quale i candidati in difficoltà, si sono avvalsi della
facoltà di non rispondere. Come nei processi penali. E si sono
tenuti lontani da facili battute, come sulla domanda del prof di
diritto se il Presidente della Repubblica può essere rieletto. </span><br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Siamo
in un momento delicato signori miei, potrebbe essere l'ultima volta
che si può scherzare su un esame di stato. </span><br />
<br />
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">Sta per sparire il
Senato, ma non i senatori. Daranno i consigli per gli acquisti,
immuni da ogni critica e soprattutto da possibili arresti richiesti
dai pm.
</span></div>
<div style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; page-break-after: auto; page-break-before: auto; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
In effetti non è possibile riflettere su queste cose durante un
esame, soprattutto se non si chiama più di "maturità". Di
maturo non rimane nemmeno la frutta, che passa direttamente dal
congelato a marcia.</span></div>
<div style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; page-break-after: auto; page-break-before: auto; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Se il desiderio espresso dai diplomandi, alla fine del colloquio è
quello di continuare con gli studi universitari, giusto nel frattempo
in cui si cerca un lavoro, siamo messi veramente male. Con una sola
risposta sono riusciti ad esprimere ciò in cui veramente credono: al
lavoro che non esiste e agli studi che non servono a niente.</span></div>
<div style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; page-break-after: auto; page-break-before: auto; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Cosa gli vuoi rispondere ? Niente, anche perché la domanda l'abbiamo
fatta noi. Cosa pensa di fare, nel futuro ?
</span></div>
<div style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; page-break-after: auto; page-break-before: auto; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
E noi cosa pensiamo del futuro della nostra scuola e del nostro paese
? Continuare a fare domande che non attendono risposte, ma solo
inutili narrazioni imparate a memoria ? Giusto per risparmiare sugli
hard disk, colpiti dalle tasse preventive.</span></div>
<div style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; page-break-after: auto; page-break-before: auto; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Ho sempre pensato che finché ci sarà cultura, ci sarà libertà,
per questo temo che dopo le riforme costituzionali, proporranno
quelle scolastiche. </span></div>
<div style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; page-break-after: auto; page-break-before: auto; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<b>Dal porcellum all'asinellum.</b></span></div>
<div style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; page-break-after: auto; page-break-before: auto; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Alla fine tutti promossi, come è giusto che sia. Chissà se alle
prossime elezioni adotteranno lo stesso criterio. Stanno studiando le
regole affinché si possano fare solo quando la maggioranza sarà
quella desiderata.</span></div>
<div style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; page-break-after: auto; page-break-before: auto; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Abbassiamo il quorum per comandare, come abbiamo abbassato il livello
al quale dare la sufficienza.</span></div>
<div style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm; page-break-after: auto; page-break-before: auto; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Basta saper recitare qualcosa: un mantra qualsiasi. Signori miei.</span></div>
<span style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
</span>
<br />
<div align="justify" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Giulio Falcohttp://www.blogger.com/profile/08325328551737758988noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4630253419281891542.post-76039223815745735442014-07-07T13:46:00.004-07:002014-07-07T14:03:42.970-07:00Esami 2014 - tema di Italiano<style type="text/css">h1 { margin-bottom: 0.21cm; direction: ltr; color: rgb(0, 0, 0); font-family: "Verdana"; font-size: 18pt; font-style: normal; line-height: 100%; text-align: left; widows: 2; orphans: 2; text-decoration: none; page-break-before: auto; page-break-after: auto; }p { margin-bottom: 0.25cm; direction: ltr; color: rgb(0, 0, 0); font-family: "Verdana"; font-size: 12pt; font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 120%; text-align: left; widows: 2; orphans: 2; text-decoration: none; page-break-before: auto; page-break-after: auto; }</style>
<br />
<h1 style="line-height: 100%; page-break-after: auto; page-break-before: auto;">
</h1>
<h1 style="line-height: 100%; page-break-after: auto; page-break-before: auto;">
Saggio breve sul dono</h1>
<div align="left" style="line-height: 120%; orphans: 2; page-break-after: auto; page-break-before: auto; widows: 2;">
<br /></div>
<div align="justify" style="line-height: 120%; orphans: 2; page-break-after: auto; page-break-before: auto; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Intitolerei
questa mia breve dissertazione: “c'e' poco da ridere”</span></span></span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 120%; orphans: 2; page-break-after: auto; page-break-before: auto; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Ci
vuole proprio una bella fantasia per proporre questo tema ai giorni
nostri, un po' come credere negli UFO.</span></span></span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 120%; orphans: 2; page-break-after: auto; page-break-before: auto; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Allora
ho pensato di proporre un manualetto che illustri come accostarsi al
dono nella nostra epoca.</span></span></span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 120%; orphans: 2; page-break-after: auto; page-break-before: auto; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Ecco
un elenco di tipologie di dono consigliate.</span></span></span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 120%; orphans: 2; page-break-after: auto; page-break-before: auto; text-decoration: none; widows: 2;">
<br /></div>
<div align="justify" style="line-height: 120%; orphans: 2; page-break-after: auto; page-break-before: auto; widows: 2;">
<b><span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">1)
Immobiliare</span></span></span></span></span></span></b></div>
<div align="justify" style="line-height: 120%; orphans: 2; page-break-after: auto; page-break-before: auto; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Acquistate
una appartamento molto spazioso con vista sul Colosseo. Scegliete un
ministro della repubblica e regalategliela, ma mi raccomando a sua
insaputa.</span></span></span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 120%; orphans: 2; page-break-after: auto; page-break-before: auto; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">La
gratuità del vostro gesto avrà presto gli effetti sperati. Lui
ricambierà inconsapevolmente, aiutando la moglie di un latitante
accusato di mafia. E' l'amore che trionfa.</span></span></span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 120%; orphans: 2; page-break-after: auto; page-break-before: auto; text-decoration: none; widows: 2;">
<br /></div>
<div align="justify" style="line-height: 120%; orphans: 2; page-break-after: auto; page-break-before: auto; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">2)
Ristrutturazioni immobiliari</span></span></span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 120%; orphans: 2; page-break-after: auto; page-break-before: auto; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Assoldate
una squadra di operai edili bergamaschi e recatevi nottetempo in una
abitazione di un vecchio leone leghista. Imbiancate, rifate i
pavimenti,, ristrutturate tutto ciò che è possibile. Allontanatevi
senza lasciare traccia del vostro passaggio.</span></span></span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 120%; orphans: 2; page-break-after: auto; page-break-before: auto; text-decoration: none; widows: 2;">
<br /></div>
<div align="justify" style="line-height: 120%; orphans: 2; page-break-after: auto; page-break-before: auto; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">3)
Un regalo a tutti gli italiani</span></span></span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 120%; orphans: 2; page-break-after: auto; page-break-before: auto; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Fatevi
eleggere presidente del consiglio dei ministri. Elargite 80 euro a
testa per tutti gli italiani. Non dimenticatevi di eliminare qualche
beneficio fiscale in modo da rendere quasi nullo l'effetto di questa
manovra da prestigiatore.</span></span></span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 120%; orphans: 2; page-break-after: auto; page-break-before: auto; text-decoration: none; widows: 2;">
<br /></div>
<div align="justify" style="line-height: 120%; orphans: 2; page-break-after: auto; page-break-before: auto; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">4)
Miracolo</span></span></span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 120%; orphans: 2; page-break-after: auto; page-break-before: auto; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">E'
il dono più impegnativo, occorre agire come Mosè quando divise le
acque del mare. Per facilitarvi il compito togliete l'accento. A quel
punto cercate di salvare Venezia, elargendo a piene mani buste piene
di contanti ai politici di turno. Regalare denaro contante è contro
lo spirito del dono. Ma vi assicuro loro non si offenderanno.</span></span></span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 120%; orphans: 2; page-break-after: auto; page-break-before: auto; text-decoration: none; widows: 2;">
<br /></div>
<div align="justify" style="line-height: 120%; orphans: 2; page-break-after: auto; page-break-before: auto; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">5)
Al presidente della Repubblica</span></span></span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 120%; orphans: 2; page-break-after: auto; page-break-before: auto; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Particolarmente
gradito sarà il dono consistente nell'impallinare ogni candidato
possibile al Quirinale, assicurando così l'ennesimo mandato a
Giorgio Napolitano. Si tratta di un dono “ad personam” al quale
però vi saranno riconoscenti in tanti.</span></span></span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 120%; orphans: 2; page-break-after: auto; page-break-before: auto; text-decoration: none; widows: 2;">
<br /></div>
<div align="justify" style="line-height: 120%; orphans: 2; page-break-after: auto; page-break-before: auto; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Si
potrebbe continuare all'infinito a dimostrazione che gli italiani
sono un popolo generoso e votato al martirio politico e sociale. Se
non possono elargire in prima persona, allora votano qualcuno capace
di farlo in loro vece e a loro insaputa.</span></span></span></span></span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 120%; orphans: 2; widows: 2;">
<span style="color: black;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: Verdana;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">O
forse non vanno nemmeno a votare, perché tanto è sempre tutto
uguale. Come dire: visto che il mondo è pieno di ladri, lasciate
tutte le porte aperte e le chiavi nel quadro della vostra macchina
quando parcheggiate.</span></span></span></span></span></span></div>
Giulio Falcohttp://www.blogger.com/profile/08325328551737758988noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4630253419281891542.post-18294613267922390832014-06-02T14:45:00.002-07:002014-06-03T04:12:45.530-07:00Perché la cultura è importante<style type="text/css">h1 { margin-top: 0.85cm; margin-bottom: 0.21cm; direction: ltr; line-height: 100%; text-align: left; page-break-inside: avoid; widows: 2; orphans: 2; }h1.western { font-family: "Times New Roman",serif; }h1.cjk { font-size: 24pt; }h1.ctl { font-size: 10pt; font-weight: normal; }p { margin-bottom: 0.25cm; line-height: 120%; }</style>
<br />
<h1 class="western">
Perché la cultura è importante ?</h1>
<div align="justify" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
Il
termine non dovrebbe indicare soltanto ciò che si impara sui banchi
di scuola, o in un ambiente accademico. Esiste una cultura formale,
ben organizzata e riconosciuta ufficialmente e una informale. Tutto
cià che impariamo durante la nostra vita attinge a queste due fonti.
Ma la metafora termina qui, perché non si tratta di un liquido da
travasare in contenitori vuoti, come appaiono talvolta i cervelli
degli uomini.</div>
<div align="justify" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
L'intelligenza
alla quale si abdica spesso e volentieri, si presenta troppe volte sotto
forma di astuzia. Capacità di ottenere dagli altri, qualcosa, sentra
troppa fatica, cercando delle scorciatoie a breve termine, per
soddisfare un bisogno immediato, rinunciando a qualsiasi riflessione
critica sui noi stessi e sul mondo che ci circonda.</div>
<div align="justify" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
Durante
una chiaccherata con un' amica, madre di due figli maschi, il più
grande dei quali in età adolescenziale, mi è stata posta la domanda
da 100 milioni di dollari. Cosa posso fare per stimolare in mio figlio
la curiosità, l'attenzione verso le cose importanti, per vincere
quel perenne disinteresse che molti giovani della sua età spesso
dimostrano ?</div>
<div align="justify" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
La
questione è stata trattata da filosofi del valore di Ugo Galimberti
(vedi "l'ospite inquietante: il nichilismo e i giovani - Feltrinelli Ed.") e da tante altre persone più esperte e competenti
di me sull'argomento. Inoltre non ho avuto il privilegio ďi avere
dei figli, quindi le mie riflessioni possono essere basate solo sulla
mia esperienza di insegnante di scuola superiore.</div>
<div align="justify" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
La
mia risposta immediata è stata quindi: "non lo so".</div>
<div align="justify" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
Ma
immediatamente dopo, ha prevalso una considerazione che ritengo
importante e che ha guidato la mia azione e tutta la mia strategia
didattica. specialmente negli ultimi anni.</div>
<div align="justify" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
Si
potrebbe riassumere nel principio "mai arrendersi".
Dobbiamo provare di tutto, facendosi guidare dai nostri valori, da
ciò che percepiamo come giusto ed efficace, dalle osservazioni
attente del comportamento dei nostri studenti o dei nostri figli. Cercare di aprire a
tutti i costi con loro un dialogo sincero e realistico, mai abdicando
al nostro ruolo di educatori, ma cercando in ogni caso di uscire dai
riti stereotipati della comunicazione tra adulto e adolescente.</div>
<div align="justify" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
Non
siamo migliori di loro, ma solo depositari di un dovere, cercare di
facilitargli il passaggio verso le mete dell'autonomia,
dell'autostima e della libertà.</div>
<div align="justify" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
Proprio
quest'ultimo concetto è forse fonte di cattive interpretazioni nella
mente degli adolescenti, ma non solo loro.</div>
<div align="justify" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
Danno
spesso per scontata questa condizione, non legandola ad alcuno sforzo
necessario a meritarsela, mantenerla o conquistarsela.</div>
<div align="justify" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
Se
la libertà intesa come la possibilità di fare ciò che ci pare
senza alcun controllo, (interpretazione ovviamente superficiale e
scorretta) fosse slegata dalla nostra capacità di comprendere il
mondo, basterebbe poco per essere felici. Un bel po' di soldi
ottenuti senza troppa fatica magari, per diritto ereditario, o magari
percorrendo strade poco ortodosse, dense di pericoli e di violenza.</div>
<div align="justify" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
L'errore
spesso si annida nelle premesse.</div>
<div align="justify" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
Un'osservazione
molto acuta di un grande scrittore contemporaneo: Aldo Busi, recitava
in un suo libro pressapoco così: "i desideri non si comprano".
il denaro ci permette di esaudirli (a volte) ma non di crearli.</div>
<div align="justify" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
La
curiosità, la passione, tutto ciò che ci spinge all'azione
positiva, nasce dal nostro cuore, dal nostro cervello, dalla nostra
intelligenza.
</div>
<div align="justify" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
E'
la cultura che può alimentarla. Conoscere, ci consente di poter
scegliere, di comprendere ciò che vogliamo fare, ciò che mangiamo,
ciò che respiriamo.</div>
<div align="justify" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
Ci
consente di impedire che qualcuno scelga per noi. Di apprezzare e
godere dei prodotti che potremo possedere e piano piano farci
preferire essere, anziché avere.</div>
<div align="justify" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
Farci
comprendere che se anche siamo adulti, e abbiamo ottenuto ciò che
desideravamo, c'è ancora moltissimo da imparare.
</div>
<div align="justify" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
Sempre.</div>
<div align="justify" style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
<br />
P.S.<br />
https://www.goodreads.com/book/show/7312831-l-ospite-inquietante<br />
un link a goodreads un social network per chi ama leggere</div>
<div style="line-height: 115%; margin-bottom: 0.35cm;">
<br />
<br /></div>
Giulio Falcohttp://www.blogger.com/profile/08325328551737758988noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4630253419281891542.post-4789360438821162362014-05-21T00:02:00.000-07:002014-05-21T03:12:25.606-07:00Come ho deciso di sposarmi<div dir="ltr" id="docs-internal-guid-85cb9d9a-1d95-72da-8a79-7ad879b3cfcc" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Vi racconto come veramente ho deciso di sposarmi.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Stavo tornando a casa da scuola, stanco e stufo quando ho fatto una riflessione: ma cosa ci facciamo in una citta come Monza, in un paese come l'italia, in un continente come l'Europa e li mi sono fermato, in attesa che la Nasa annunci la scoperta di altri pianeti abitabili.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Quindi ho mandato subito un sms alla mia Amata Chicca, (ci chiamavamo così prima del matrimonio)</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">"Cara ci spostiamo ?"</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Ma la maledetta tastiera o il T9 ha tralasciato una T</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">E' nato tutto cosi, da un equivoco, e una volta arrivato a casa ho trovato l'ingresso colmo di bomboniere.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Non ho avuto il coraggio di proferire parola per parecchie ore.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Caro, mi ha detto ad un certo punto, voglio anche te elegante, sottointendendo con questa frase che si partiva alla ricerca del vestito per lei.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Bene, mi sono detto parte il piano B. Mentre lei era occupata nella difficile scelta, mi fiondo nel reparto maschile e ordino per me un gessato grigio a righe, un garofano rosso, occhiali scuri e un cappello Borsalino a larghe falde. Lo indosso e mentre lei e ancora occupata a provare il centesimo abito, pago e mi reco nell'agenzia di viaggi di fronte al negozio. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Desidera mi chiede l'impiegata ? Vorrei un biglietto di sola andata per il Libano. Una sola persona. Poi chiedo distrattamente: che lei sappia, esiste in quel paese un trattato di estradizione con l'Italia ?</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Dipende dai reati mi dice squadrandomi, lei dovrebbe stare tranquillo, per associazione mafiosa non ci sono problemi, ma per abbandono del tetto coniugale c'è l'estradizione immediata. Anche prima del matrimonio, basta il pensiero. E una volta in Italia, arresti doniciliari. Quindi neanche l'ora d'aria concessa a San Vittore per il 41bis.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Ho capito, me ne torno sconsolato nel negozio e mi faccio incartare il mio gessato.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Una volta casa, mentre eravamo in cucina prendo il coraggio a due mani, la guardo negli occhi e le dico: cara ti devo dire una cosa.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">dimmi tesoro, non aver paura, confidati.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Ho cambiato idea.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Ma subito dopo aver visto nelle sue mani il trinciapollo, ho aggiunto: “ho deciso di vestirmi in blu”.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Ottima scelta ora andiamo, ci aspettano in municipio.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">La responsabile dell'ufficio matrimoni, una signora molto gentile mi chiede le generalità. Ma comincio ad avere qualche sospetto quando mi prende le impronte digitali.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Quanto costa sposarsi chiedo. Guardi sono solo 16 euro, ma in contanti. Non accettiamo carte di credito, ne assegni.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Paga, mi dice lei in tono perentorio. Sorrido, guardi e mi svuoto le tasche esibendo il telefonino, un mazzo di carte di credito, e nemmeno uno ” sghello”.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Era il piano C. Mi sa che dovremo rimandare. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Niente affatto replica il funzionario del comune, che scoprii dopo aveva lavorato nella Stasi il famoso servizio segreto della Germania est.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Vedo che possiede uno smart phone. Benissimo le offriamo un nuovo abbonamento che prevede 100 minuti di sms gratis verso tutti, telefonate illimitate verso tutti, ma solo utenti di sesso maschile. Con soli 10 euro mensili, la tassa matrimoniale pagata e un telefono di ultima generazione con il rilevatore in tempo reale del tasso alcolemico e invio sul telefono della sua futura sposa.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Allora che giorno desiderate soposarvi ? </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Lotto</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Del mese prossimo ?</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">No lotto per non farlo, ma alla fine devo capitolare.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Usciamo con i nuovi telefoni in tasca. I miei piani stanno esaurendo tutte le lettere dell'alfabeto.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Caro, mi dice sorridente, con questi nuovi telefoni possiamo connetterci a Internet. Scrivi qualcosa di carino su Facebook a proposito del nostro matrimonio.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Ed è a quel punto che ho superato la lettera Z</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Come scoprirò piu tardi il matrimonio civile contempla la possibilità di divorzio, il matrimonio religioso prevede l'annullamento presso il tribunale della Sacra Rota. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Ma l'annuncio su Facebook, NO. Nisba.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Nelle condizioni contrauttali che avete sottoscritto si stabilisce che tutti i diritti del materiale pubblicato appartengono a Mark Zuckemberg, il propritario di Facebook e che anzi nel caso di annunci matrimoniali lui ha il diritto di “ius prime noctis” con la sposa, diritto che può esercitare in qualunque momento. Quindi non potete ne cancellare i post, ne andarvene fino a che lui non avrà deciso di esercitare questo privilegio.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Non ci sarebbe gusto infatti per lui approfittare carnalmente della moglie senza la presenza del marito. Dopo tutto Facebook è nato per questo, infinocchiare milioni di utenti. Il suo primo nome era FaceAss, ma il marketing ha preferito una versione meno esplicita, che nascondesse meglio la vera “mission”.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Questa è la conclusione della storia del generale Custer a Little Big Horn. Ogni eroe però non si arrende mai senza aver tentato l’ ultimo disperato “assalto alla baionetta”.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Cara le ho detto, so che si usa. Vorrei fare la sera prima delle nozze l'addio al nubilato.</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Si dice addio al celibato caro, sei un uomo. </span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">No, non hai capito, vorrei uscire io con tutte le tue amiche a festeggiare e a divertirmi come un maiale. Ed è a quel punto che ho potuto consultare il dizionario della lingua serbo-croata, alla ricerca delle lettere perdute, accedendo a tutto l’alfabeto cirilico, dopo che mi è piovuto letteralmente in testa, volando da uno scaffale della libreria,</span></div>
<div dir="ltr" style="line-height: 1.1500000000000001; margin-bottom: 10pt; margin-top: 0pt;">
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">Una cortesia la chiedo agli invitati, non regalateci triciapolli e dizionari. Siamo gia forniti.</span></div>
<br />
<span style="background-color: transparent; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 16px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">PS. Naturalmente ho scherzato, il dizionario era un normale Zanichelli della lingua italiana</span>Giulio Falcohttp://www.blogger.com/profile/08325328551737758988noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4630253419281891542.post-74162288407267514892014-05-04T10:31:00.003-07:002014-05-04T10:31:40.954-07:00Software LiberoQuesto post è stato pubblicato nel Laboratorio Permanente di Tecnologie Multimediali del prof. Andreas Formiconi<br />
<br />
Tocca un tema che mi è molto caro, e che utilizzo sempre nella mia attività didattica nelle quinte dell'istituto tecnico dove insegno. Lo riporto integralmente:<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
Il titolo di questo post – Libertà e partecipazione – è quello scelto da Martina per il suo tema, che viene qui di seguito.
<br />
<hr />
<h3 align="CENTER" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0;">
Riflessioni sui post <a href="http://iamarf.org/pagine-utili-per-il-laboratorio-loptis/indice-ragionato-loptis/"><i>Software libero</i></a></h3>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: .7cm;">
Nel cominciare a
scrivere questo elaborato a proposito dell’etica hacker e del software
libero, devo confessare una sorta di diffidenza che da sempre in me si
accompagna ai contatti col mondo digitale.</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: .7cm;">
Ho sempre attribuito
questo sentimento a una scarsissima padronanza di tali mezzi,
giustificata in modo probabilmente troppo benevolo con la scusa che “non
tutti i campi del sapere ci possono appassionare”.</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: .7cm;">
Nel leggere gli articoli del blog <a href="http://iamarf.org/">Laboratorio Online Permanente di Tecnologie Internet per la Scuola – #loptis</a>
per la preparazione di questo esame, mi sono resa conto di cosa ai miei
occhi costituiva la differenza tra ambiti come la letteratura e le arti
in generale dall’informatica: se infatti in queste ultime gli spazi per
esprimere me stessa e per entrare in sintonia con il frutto dell’altrui
creatività mi sembravano evidenti, proprio non riuscivo a coglierli
nell’informatica per come mi era stata presentata fino ad adesso.</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: .7cm;">
Abituata infatti ad
usufruire del computer nei suoi aspetti più banali e superficiali,
l’informatica mi appariva come un mondo di spazi precostituiti ed
estremamente poco modificabili ed esplorabili da coloro che percepivo
solo come utenti.</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: .7cm;">
È dunque solo con questo
recente contatto con l’etica hacker della condivisione del sapere che
comincio a rendermi conto delle enormi potenzialità racchiuse in questo
universo.</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: .7cm;">
Probabilmente il fatto
di essere nata in un’epoca in cui tutto è profitto, rende difficile
individuare l’appropriazione indebita di beni comuni in tutti i suoi
aspetti. Se infatti risulta abbastanza evidente, o quanto meno a tutti
comprensibile, che beni come l’acqua, l’aria, i beni del territorio
debbano essere proprietà comune, la questione diventa già più
discutibile quando si comincia a parlare di proprietà intellettuali e di
conseguenza anche del mondo digitale.</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: .7cm;">
Diceva Jean-Jacques Rousseau: <i>Il
primo che, avendo recintato un terreno, osò dire: “questo mi
appartiene”, e trovò uomini abbastanza ingenui per credergli, quegli fu
il vero fondatore della società civile. Quanti delitti, quante guerre,
assassini, quante miserie ed errori avrebbe risparmiato al genere umano
colui che, strappando i paletti o colmando il fossato, avesse gridato ai
suoi simili “guardatevi dall’ascoltare quest’impostore; siete perduti,
se dimenticate che i frutti sono di tutti e la terra di nessuno.</i></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: .7cm;">
Ebbene applicare quest’ottica anche al campo dell’informatica mi permette di capire l’importanza di una <i>terra di tutti e di nessuno</i>
quale è il software libero. Essendo basato sulla condivisione, tale
metodo consente un prodigioso sviluppo in cui ogni nuovo apporto è la
base per nuove espansioni. Se è vero che siamo nani sulle spalle di
giganti, risulta automatico come la condivisione di saperi ci liberi e
ci permetta di innalzarci tutti insieme.</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: .7cm;">
Per questo, oltre che
per l’immensa fonte di guadagno che attualmente rappresenta, questo
mondo virtuale è imbrigliato dalle multinazionali e da un pensare comune
che criminalizza chi non si presta a questi giochi di mercato.</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: .7cm;">
Non è un caso che la
figura dell’hacker sia per l’opinione comune non molto diversa da quella
del piccolo delinquente, quando in realtà si tratta di una <i>persona che ha in somma considerazione l’atto creativo, </i><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">che</span> <i>detesta
tutto ciò che intralcia l’accesso all’informazione, diffida di tutto
ciò che è burocrazia, di tutto ciò che è potere sovrastante,
istituzionale o privato che sia, diffida in generale di ogni tipo di
intermediazione, crede fermamente nella libera circolazione delle idee
che ritiene una risorsa primaria, come l’aria e l’acqua, si interroga
sul senso delle cose, sulla possibilità di migliorarle e ha un assoluto
bisogno della libertà di provare a migliorarle. L’hacker possiede</i> <i>un’etica profonda ed è profondamente onesto.</i></span></div>
<div style="font-style: normal; line-height: 100%; margin-bottom: .7cm;">
Perché
profondamente onesto è volere un progresso orizzontale, di cui tutti
possano beneficiare, indipendentemente dai mezzi economici e dal
contesto sociale; profondamente onesto è non fare delle proprie capacità
un mezzo per elevarsi al di sopra degli altri ma metterle al servizio
di una comunità di cui dunque ci si ritiene parte integrante.</div>
<div style="font-style: normal; line-height: 100%; margin-bottom: .7cm;">
A mio
avviso è dal concetto di comunità che si deve ripartire oggi e in
quest’ottica credo che d’ora in poi guarderò al mondo digitale con un
po’ meno di timore e con un po’ più di curiosità.</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: .7cm;">
<span style="font-style: normal;">L’interesse
per il mezzo dunque, perché in esso si rispecchia anche il fine, mi
porterà, spero, a trasferire quella coerenza che cerco di osservare
nelle scelte quotidiane (stile di vita, acquisti, consumi) anche
nell’utilizzo degli strumenti informatici, conscia dell’interconnessione
tra tutti gli aspetti della nostra vita. </span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: .7cm;">
<span style="font-style: normal;">Microsoft
Corporations e Apple Inc. mettono in atto forse forme più subdole di
sfruttamento rispetto a McDonald’s con i suoi hamburgers</span> e dobbiamo armarci di conoscenze per poterci difendere e non essere complici.</div>
<h3 class="sd-title">
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Giulio Falcohttp://www.blogger.com/profile/08325328551737758988noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4630253419281891542.post-80397298231104522102014-04-11T00:25:00.000-07:002014-04-11T00:29:22.396-07:00Perchè gli uomini non usano l'intelligenza ?<b>Possibili risposte:</b><br />
<br />
<ol>
</ol>
perchè<ol>
<li>non sanno di possederla</li>
<li>credono di possederla</li>
<li>pensano di poterne fare a meno</li>
<li>preferiscono l'astuzia</li>
<li>ne hanno paura</li>
<li>vogliono aver tutto sotto controllo</li>
<li>preferiscono possedere</li>
<li>vogliono tutto</li>
<li>non si accontentano mai</li>
<li>si accontentano di poco</li>
<li>credono sia noiosa</li>
<li>non amano il rischio e invece rischiano sempre</li>
<li>confondono il divertimento con la stupidità</li>
<li>sono pigri</li>
<li>vogliono far dispetto a qualcuno</li>
<li>sono rassegnati</li>
<li>non sanno cosa sia </li>
<li>non vogliono confrontarsi</li>
<li>è cosa da stupidi</li>
<li>che palle ! </li>
</ol>
<br />
<br />Giulio Falcohttp://www.blogger.com/profile/08325328551737758988noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4630253419281891542.post-38084630301373874202014-01-17T11:41:00.001-08:002014-01-17T11:41:41.807-08:00Amo le anacondeLa lettura di un recente e bellissimo post sulla figura e la storia del medico e artista Enzo Jannacci mi ha stimolato alcune riflessioni.<br />La mia principale professione, ormai da diversi anni è quella di insegnante. Ogni giorno non posso fare a meno di pensare, alla mattina, prima di recarmi a scuola, a come vedrei il mondo di oggi, se potessi magicamente ritornare agli anni della mia adolescenza, rivivere le ansie, gli scombussolamenti ormonali, i sogni di quei momenti della mia vita.<br />Uno degli ultimi pezzi, del grande maestro, inciso insieme a suo figlio e a un noto rapper inzia dicendo:<br />
"desolato, anzi incazzato ...".<br />
Un ultimo meraviglioso regalo, quasi un testamento, a voler riaffermare nonostante il passare del tempo, che apparentemente ha trasformato radicalmente il mondo in cui viviamo, della validità dei suoi sogni giovanili.<br />"... lo dicevo cinquant'anni fa e ci riprovo ancora, che forse è la volta buona ...."<br />Un anelito a non gettare via la propria vita.<br />Un chiedere scusa, ai giovani di oggi, se noi adulti, genitori, educatori o semplicemente persone che si fermano a riflettere sul futuro e sul passato, non siamo stati capaci di indicare concretamente e sinceramente la via per affrontare con il necessario vigore i problemi del nostro tempo. <br />E allora che fare ?<br />La via più semplicistica sarebbe quella di continuare a ripetere ciò che non si deve fare. Senza poter indicare ne un perché e nemmeno una via alternativa.<br />"Il fatto è .... Il fatto è .... che sempre allegri bisogna stare ...."<br />Il fatto è che .... che .... i desideri non si comprano.<br />Il denaro parzialmente può soddisfarli forse, ma non ci è di nessun aiuto per quanto riguarda imparare a generarli.<br />Ad un ragazzo che si trova in difficoltà a trovare la sua strada, che non riconosce il valore della cultura per la sua vita, o più modestamente che non ritiene pertinente ciò che gli viene raccontato a scuola, per lui poco servirebbe ascoltare l'ennesima predica.<br />Allora mi è tornato alla mente un episodio apparentemente insignificante accadutomi diversi anni fa. Dovendo fare un regalo natalizio ad un bambino, cercai in un negozio di pupazzi, un serpente a forma di anaconda.<br />Non sono mai stato molto abile ne paziente riguardo ai regali. Quella volta cercai proprio un pupazzo raffigurante quell'animale, e non un coniglietto, un gattino o un cagnolino.<br />Il motivo vero, è che sono sempre stato affascinato dal grande rettile, e forse inconsapevolmente proiettai quel desiderio nel dono che facevo ad un bambino.<br />Probabilmente ci comportiamo spesso così nei confronti dei nostri figli o dei nostri studenti, cerchiamo di immaginare cosa sarà utile per loro, convincendoci che ciò che abbiamo scelto è ciò di cui hanno veramente bisogno.<br />Il risultato di quel regalo, abbastanza originale fu sorprendente: il bambino sembrò apprezzare, il pupazzo era lungo e morbido, e invitava al gioco. Ma nei giorni successivi, e per parecchio tempo dopo, ogni volta che mi incontrava mi domandava: "sai qual è l'animale che mi piace di più ? E' l'anacondaaaa"<br />Era diventato un gioco, quasi un simpatico scherzo, il bambino aveva intuito forse prima di me, che quel regalo doveva soddisfare un mio desiderio ancora prima del suo.<br />I desideri non si comprano.<br />Si cercano, si creano e si fanno nascere. Il maestro Jannacci ci ha raccontato nelle sue canzoni, che spesso i più poveri ed emarginati hanno dei sogni meravigliosi, e che le difficoltà della vita non impediscono affatto di amare e di vivere con intensità i nostri desideri.<br />Lo ha fatto con quella sua maestria tutta particolare, capace di mischiare lo scherzo con l'apparente 'non sense', il tragico con l'allegria, la magia della musica con la profondità delle parole.<br />Lo ha fatto mostrando sempre di essere un pensatore libero, dai pregiudizi, dai facili conformismi, dalle ribellioni di facciata. Lo ha fatto mostrando di essere un antidivo, continuando a esercitare con scrupolo il suo lavoro di medico, nonostante la notorietà e le lusinghe del palcoscenico.<br />Allora mi riprometto di fare tesoro di questo esempio, cercherò di mostrare a chi me lo chiede, quali sono i miei desideri e le mie passioni, non pretendendo che debbano essere necessariamente i loro. Ma cercando di mostrare anche che la "via" non la si trova tra gli scaffali di un supermercato, e non si raggiunge diventando 'famosi'. <br />Non si diventa, si è. Tutto il resto: fuffa.<br /><br />Giulio Falcohttp://www.blogger.com/profile/08325328551737758988noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4630253419281891542.post-12748252077753980632014-01-01T11:19:00.002-08:002014-01-01T11:22:05.120-08:00Auguri di fine AnnoAnche l'ultimo dell'anno è arrivato, festeggiamenti, auguri e ricordi.<br />
Questo blog è nato per essere un luogo di raccolta di pensieri intimi e sinceri da pubblicare e condividere attraverso la rete più vasta mai concepita dall'Uomo.<br />
Il pensiero va a tutte quelle persone che abbiamo amato e non ci sono più. A coloro che abbiamo conosciuto. Ma anche a chi ci ama, a chi lotta e a chi soffre.<br />
La speranza è che l'augurio sia un modo per saper affrontare le sfide e imparare sempre di più ad aiutare chi ha bisogno.<br />
Sono accompagnato nelle mie riflessioni da una persona straordinaria, che mi sta vicino e mi ama, che mi insegna ogni giorno a credere sempre di più in questi concetti, a farli diventare parte della propria anima e non solo parole scritte in un diario.<br />
A tradurle in azioni concrete, l'amore verso il prossimo, verso tutte le creature viventi si esplica con un pensiero che si fa azione immediata, dirompente e contagiosa.<br />
La poesia della vita, e la musica dell'amore condiviso, esibito e protetto. Dai pericoli dell'indifferenza e del cinismo che sono molto più pericolosi degli egoismi che a volte ci abbagliano.<br />
Il pensiero positivo è contagioso e taumaturgico, se accompagnato dall'emozione che solo il saper donare ci può procurare.<br />
Nulla può far star bene di più nell'aiutare qualcuno che non potrà ricambiare. Una frase celebre che trovo particolarmente utile in questi tempi spesso aridi di emozioni positive.<br />
Non potevo esimermi dallo scrivere qualcosa di profondamente sentito verso la fine dell'anno che è appena passato.<br />
Scrivere è un mezzo per ritrovare la creatività che ci permette di sopravvivere, l'ispirazione che ci consente di sentirsi parte di un progetto importante. Le idee possono nascere solo dal provare la gioia di amare e sentirsi amati<br />
Giulio Falcohttp://www.blogger.com/profile/08325328551737758988noreply@blogger.com0